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"Scuola-lavoro": la III C del Giotto Ulivi ha la giusta ricetta, a La Escalera

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Scuola-lavoro: la III C del Giotto Ulivi ha la giusta ricetta, a La Escalera Scuola-lavoro: la III C del Giotto Ulivi ha la giusta ricetta, a La Escalera © n.c.
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“Più scuola e meno lavoro” questo il concetto alla base dell’esperienza di scuola-lavoro per gli studenti della III C del Giotto Ulivi indirizzo Scientifico.  Tutto inizia, con la riforma della “Buona Scuola”, la quale prevede per i trienni delle scuole secondarie di secondo livello (le superiori) delle ore di stage obbligatorie durante l’anno scolastico. Per Licei sono 200 ore all’anno mentre per i Tecnici le ore arrivano a 400 e per entrambi prevedono una parte teorica e una pratica in contesti esterni alla scuola. Le terze di questo anno (2015/16) sono le prime classi ad aver sperimentato questa formula.

Ma come hanno fatto i ragazzi della IIIC a finire in una bottega del commercio Equo e solidale? Perché le professoresse, come tante in Italia, avevano un po’di “perplessità” su questi progetti “perché facendo troppe ore di scuola-lavoro i ragazzi hanno meno tempo da dedicare allo studio” ed inoltre, inserire precocemente il mondo del lavoro nell'ambito scolastico rischia di essere “frainteso” dai giovani. Saranno più consapevoli di ciò che gli aspetterà in futuro, ma anche di essere eccessivamente indirizzati verso l’aspetto remunerativo del lavoro che potrebbe incentivare il fenomeno della dispersione scolastica.

Ed con queste precauzione che le insegnanti, hanno fatto una scelta: “noi abbiamo cercato di incentivare questa esperienza più a livello umano.- ci spiega la Professoressa Carlà-  Inoltre considerare il lavoro che fanno non come quello che altri potrebbero fare, perché non sarebbe giusto. Nel nostro caso, si sono inseriti in una associazione di volontari impegnata ad aiutare il terzo mondo quindi l’abbiamo intesa più come una formazione culturale dove l’attenzione per i diritti umani fosse la priorità. Perché se queste riflessioni non vengono fatte a quell’età dopo è un po’difficile farle”.

Gli studenti, durante l’anno scolastico, assieme al corpo docenti e con la collaborazione dell’associazione Escalera che gestisce la bottega a Borgo, la quale si occupa della vendita di prodotti ottenuti in condizioni lavorative rispettose della vita e del lavoro delle persone, hanno approfondito i vari aspetti legati alla produzione del cacao e del cioccolato. Ogni insegnante ha affrontato l’argomento dal proprio punto di vista: la lettura di Cacao di Jorge Amado, i documentari sulla schiavitù dei bambini in costa d’avorio o lo studio della pianta del cacao; hanno preparato gli studenti all'esperienza. “Abbiamo dato noi un indirizzo alla scuola lavoro, non lasciarla andare come un lavoro ma che rimanga molto scuola”.

Dal 4 giugno fino a settembre, i ragazzi saranno a dare una mano nella bottega in Corso Matteotti 62 (clicca qui per maggiori informazioni)

Le insegnati raccontano che “i ragazzi stanno dando una grande mano per valorizzare il negozio, decorando le vetrate, costruendo un’insegna sulla porta per attrarre l’attenzione della cittadinanza” che malgrado si trovi in una posizione centrale della città, ancora non si è accorta dell’importanza che hanno questo tipo di economie. La Toscana è stata tra le prime regioni ad adottare una legge per riconoscere e incentivare il “Fairtrade” ossia una produzione merceologica che ha come elemento distintivo il riconoscimento del lavoro come mezzo per la sopravvivenza autonoma in condizioni dignitose.

Questa collaborazione pare stia portando giovamento ad entrambi: i ragazzi chiudono il cerchio del percorso intrapreso durante l’anno e al negozio passano compagni e amici che solidalmente vanno a trovare chi è in turno e portano anche visibilità alla piccola bottega, che ci auguriamo attiri sempre più persone.

 

 

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Commenti 2
  • Cristina

    Lavorare con La Escalera davvero un'esperienza molto forte e formativa per tutti noi! Docenti e studenti: grazie! ...E grazie anche a OKMugello per il bell'articolo e per lo spazio che riserva sempre alla scuola.

    rispondi a Cristina
    dom 19 giugno 2016 09:52
  • Paola Chelazzi

    I ragazzi ci stanno dando un grande aiuto a vivacizzare la bottega. Hanno idee e creativit che a noi "vecchi" volontari spesso manca. E sono disponibilissimi a occuparsi anche delle attivit pi noiose di routine della bottega. Siamo entusiasti di loro. Paola Chelazzi volontaria Escalera

    rispondi a Paola Chelazzi
    sab 18 giugno 2016 09:51