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Serristori, l'incontro fra Regione e Comune scatena le polemiche. Bezzini: "“Lavoriamo per un poliambulatorio per codici minori collegato al pronto soccorso dell’Osma”

Le promesse parzialmente mantenute non bastano a soddisfare le richieste dei cittadini e le dichiarazioni di Bezzini mandano tutti sulle furie

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Ospedale Serristori Ospedale Serristori © Comune di Figline e Incisa Valdarno
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“Gli impegni assunti lo scorso aprile sono stati in parte mantenuti: il Day service è ripartito, la chirurgia eroga più prestazioni che nel periodo pre-pandemia ed è innegabile che oggi abbiamo un ospedale più efficiente e con numerosi servizi attivi. Resta il nodo dell’emergenza-urgenza, sul quale abbiamo la conferma chiara da parte di Regione Toscana e Ausl Toscana Centro: al Serristori ci sarà un poliambulatorio per i codici minori attivo sette giorni su sette, con i medici di Ponte a Niccheri. Per attivarlo, la Regione approverà entro la fine dell’anno un progetto speciale”. È il commento del Sindaco di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai al termine dell’incontro in Comune con l’assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, il Direttore generale della Ausl Toscana Centro Paolo Morello, il consigliere regionale Cristiano Benucci e i capigruppo del Consiglio comunale di Figline e Incisa Valdarno.

“Da parte dell’assessore Bezzini abbiamo avuto la piena conferma degli impegni presi per i servizi di emergenza-urgenza: un poliambulatorio per gestire i codici minori in autopresentazione, attivo sette giorni su sette per le 12 ore diurne e gestito come una proiezione dell’Ospedale Santa Maria Annunziata, dove saranno impiegati i professionisti di Ponte a Niccheri. Resta quindi la proposta della primavera scorsa e per realizzarla sarà attivato un iter dedicato: il servizio, infatti, dovrà essere prima istituito come progetto sperimentale da parte della Regione Toscana, che si è impegnata a farlo entro il 31 dicembre, così da poter partire prima del prossimo giugno. Impegni chiari e precisi, ribaditi da Regione e Asl e sui quali la nostra Amministrazione vigilerà affinché sia questa la volta buona il nostro territorio torni ad avere un ospedale più efficiente e capace di rispondere ai bisogni dei cittadini”, conclude la Prima cittadina.

Dichiarazioni che hanno scatenato l'indignazione di molti cittadini, associazioni (come Calcit Valdarno) e dell'opposizione. A due anni esatti dalla chiusura del Pronto soccorso dell'Ospedale Serristori di Figline ci troviamo davanti al verdetto finale della sua non riapertura o, perlomeno, di come eravamo abituati a utilizzarlo prima dell'arrivo del Covid-19. Le molte manifestazioni, raccolte firme e proposte non sono state sufficienti alla sua riapertura. Questo verrà, infatti, sostituito a partire dall'inizio dell'estate 2023 da un poliambulatorio per codici minori collegato al pronto soccorso dell’Ospedale di Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri (Bagno a Ripoli). 

"Come è stata gestita la vicenda del Serristori, negli ultimi anni,  è la dimostrazione di come la sinistra gestisca, male e senza un progetto che tenga conto dei veri bisogni dei cittadini, la sanità in regione Toscana. A due anni dalla avvenuta chiusura del pronto soccorso durante i quali sia il Sindaco che la giunta hanno assecondato nei fatti tutte le decisioni della Regione, siamo arrivati a quello che, per i cittadini Figline-Incisa e per quelli di tutti i comuni del Valdarno, è il triste epilogo del Pronto Soccorso del Serristori, cioè la sua definitiva chiusura. L’Assessore Regionale alla Sanità Bezzini ha spiegato che previa apposita delibera regionale che ha ancora da venire e chissà se e quando verrà, vi sarà un “poliambulatorio sperimentale“ che in sostanza non potrà essere neanche quel “punto di primo soccorso” di cui parlavano fino all’anno scorso. Un finale già scritto. Del resto il Sindaco e la sua maggioranza, PD e lista civica "Figline e Incisa insieme", hanno di fatto sempre avallato le decisioni della Regione approvando prima il declassamento del pronto soccorso e avallando poi la realizzazione del così detto ospedale di comunità, andando nella direzione opposta a quella del mantenimento di un ospedale con un pronto soccorso. Alla luce di quanto sta accadendo come Lega prendiamo atto con rammarico del venir meno di un punto di riferimento sanitario importante sul territorio.", intervengono il Consigliere regionale della Lega Giovanni Galli, il Consigliere Metropolitano della Lega Cecilia Cappelletti il Segretario della Lega Valdarno Andrea Bandelli.

 

 

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