
Ricordate i famosi pannelli a messaggio variabile, simili a funghi, che campeggiano sulle nostre strade da oltre dieci anni? OKMugello realizzò un’inchiesta già nel 2015, ripresa anche da Striscia la Notizia. Oggi, quegli stessi pannelli tornano alla ribalta come simbolo di uno spreco milionario che non ha portato alcun beneficio concreto alla viabilità.
La manutenzione ordinaria delle strade della Città Metropolitana di Firenze sembra essere stata messa in secondo piano, mentre ingenti somme di denaro pubblico sono state investite in progetti come SICURTRAF, rivelatisi fallimentari. È questo il tema centrale dell’incontro avvenuto il 29 gennaio tra una delegazione di cittadini e la consigliera con delega alla viabilità per Mugello, Valdarno e Valdisieve, Sara Di Maio, affiancata dal tecnico della Città Metropolitana, l’ingegnere Maria Teresa Carosella.
Manutenzione ordinaria assente e carenza di personale
Nel corso del confronto, i cittadini hanno espresso forte preoccupazione per la cronica mancanza di manutenzione ordinaria sulle strade provinciali. L’assenza di interventi regolari non solo compromette la sicurezza stradale, ma porta inevitabilmente a costosi lavori straordinari che gravano ulteriormente sulle casse pubbliche.
Un altro problema evidenziato riguarda la carenza di personale addetto alla manutenzione. Nonostante una recente assunzione di circa trenta unità tramite concorso, il numero risulta ancora insufficiente per garantire una gestione adeguata della rete viaria. Gran parte delle operazioni continua quindi a essere affidata a ditte private, con il conseguente aumento dei costi e il rischio di una minore continuità negli interventi.
Il caso SICURTRAF: un investimento senza risultati
Particolare attenzione è stata riservata al sistema di pannelli luminosi SICURTRAF, un progetto che, come riportato da OKMugello già nel 2015, ha rappresentato un investimento pubblico milionario senza un effettivo ritorno per la collettività. I pannelli, voluti fortemente dall’ex presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi, avrebbero dovuto fornire informazioni in tempo reale agli automobilisti, ma oggi risultano in gran parte spenti e inutilizzati. Il loro impatto, oltre che economico, è stato criticato anche dal punto di vista estetico e ambientale.
I cittadini si chiedono se quei 2,2 milioni di euro, stanziati sedici anni fa, non avrebbero potuto essere impiegati in modo più utile, magari per potenziare il personale addetto alla manutenzione ordinaria.
Verso un Osservatorio Civico sulla viabilità?
Tra le proposte avanzate durante l’incontro, i cittadini hanno suggerito l’istituzione di un numero verde unico per la segnalazione di problematiche viarie, valido per tutta la rete stradale metropolitana e non solo per le strade gestite da Global Service. La proposta è stata accolta con interesse dalle rappresentanti della Città Metropolitana, così come la richiesta di maggiore attenzione alle criticità viarie nei territori di Barberino di Mugello, Pontassieve, Pelago e Reggello.
L’auspicio è che l’incontro non rimanga un episodio isolato, ma segni l’inizio di un monitoraggio costante sulla gestione della viabilità. L’idea di un Osservatorio Civico sulla viabilità e la mobilità potrebbe rappresentare un passo concreto verso una maggiore trasparenza e partecipazione dei cittadini nella gestione delle infrastrutture pubbliche.
Resta da vedere se la Città Metropolitana darà seguito a queste richieste o se la manutenzione ordinaria continuerà ad essere la "grande assente" nel dibattito sulla viabilità locale.