E’ un periodo molto fecondo questo per quello che è stata la famiglia Chini nel corso delle cinque generazioni, che hanno lasciato tante di quelle testimonianze artistiche da perderne il conto. I lettori più attenti avranno letto su OK!Mugello, quelle che saranno i grandi eventi artistici e culturali di ordine mondiale che si svolgeranno a Salsomaggiore in occasione del centenario dell’inaugurazione delle monumentali Terme Berzieri, realizzate da Galileo Chini nel 1923 e il 150° anniversario della nascita dello stesso Galileo Chini (1873-1856). Ma l’ultima notizia in ordine di tempo ci giunge dal caro amico Vieri il quale ci ha annunciato che dopo sei mesi si è conclusa a Faenza una grande mostra “Chiniana” che ha avuto uno straordinario successo di critica e di pubblico.
Fortunatamente ci dice sempre Vieri che il Museo non ha avuto danni dalla disastrosa alluvione, anzi la direzione ha anche acquisito un bellissimo vaso delle Manifatture Chini, che era in mostra, per ovviamente la grande soddisfazione di Vieri. Tornando alle lunette, Giuseppe Margheri, titolare del laboratorio “Margheri Antichità” con la collaborazione di Francesco Noferini, noto fotografo mugellano, (Margheri ha prestato un grande pannello per la mostra di Salsomaggiore – ndr), ha allestito una grande mostra fotografica, raffigurante alcune “lunette” della Manifattura Chini, che furono realizzate nella prima metà del ‘900, sia della zona del Mugello che in altri luoghi.
Tutte bellissime. Eccole in ordine cronologico dove sono collocate da tempo:
- Santuario del SS. Crocifisso;
- Chiesa di San Pietro a Luco di Mugello;
- Monastero domenicano di Santa Caterina a Borgo San Lorenzo;
- Oratorio della Confraternita di Misericordia di Borgo San Lorenzo;
- Chiesa di San Michele a Lumena;
- Museo Chini a Villa Pecori Giraldi;
- Pieve di San Martino a Scopeto;
- Basilica delle Porte Sante a San Miniato al Monte;
- Fornaci San Lorenzo;
- Chiesa di Montebonello a Pontassieve;
- Chiesa di Santa Maria a Pulicciano;
- Pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo.Indubbiamente una bella sequenza di queste magnifiche opere d’arte, un orgoglio senza ombra dubbio dell’arte e della cultura della vallata mugellana.
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