Il presidente di CNA Firenze Metropolitana, Giacomo Cioni, ha espresso preoccupazione riguardo alla prossima sospensione della circolazione delle auto diesel euro 5 a Firenze, prevista per il mese di novembre. Questa decisione è stata adottata per affrontare l'emergenza legata all'inquinamento atmosferico e al rischio per la salute. A seguire le dichiarazioni rilasciate dal presidente:
“L’Ecosistema Urbano di Firenze, così come descritto nel Rapporto di Lega Ambiente presentato proprio ieri, si trova in una situazione critica provocata anche dagli inquinanti nell’aria.
Negli ultimi mesi il livello di biossido di carbonio è diminuito, rimanendo però ancora un fattor di rischio per la salute che conduce al non gradito ulteriore blocco alla circolazione dei diesel euro 5.
Cittadini e imprese faranno responsabilmente, ancora una volta, la loro parte, ma occorre uno sprint non più rinviabile da parte della pubblica amministrazione.
Era la fine di agosto quando si annunciava lo stanziamento complessivo di 12.5 milioni di euro (10 di fonte Ministeriale e 2.5 dalla Regione Toscana) per la sostituzione della auto che avrebbe coperto, come richiesto da CNA, anche l’acquisto di mezzi usati, diesel e benzina, a basso impatto ambientale.
Bene, siamo alla fine di ottobre, ma da Palazzo Vecchio nessuna novità: di quel bando non c’è traccia, mentre all’orizzonte si staglia invece l’ampliamento del blocco.
Ma c’è di più, occorre superare l’ennesima stortura che vede i fondi disponibili solo per i residenti del cosiddetto agglomerato (Bagno a Ripoli, Campi, Scandicci, Sesto, Calenzano, Lastra e Signa), quasi che da Figline Valdarno o Empoli, solo per citare due dei comuni esclusi, non arrivassero in città quotidianamente, per esigenze di lavoro e studio, imprenditori, dipendenti e studenti.
E non si accampino scusanti di natura burocratica circa l’accesso ai fondi: gli amministratori sono al loro posto anche per superare ostacoli di questo genere, non ultimo attraverso l’impiego delle disponibilità in capo alla Città Metropolitana stessa che ha fondi propri da investire sull’intera area, in modo da non escluderne (o privilegiarne) alcuna”.