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Storia di un caso che potrebbe essere riaperto: il mostro di Firenze

Trovato un DNA sconosciuto su uno dei proiettili usati nell'omocidio delle ultime vittime del mostro di Firenze

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Mostro di Firenze Mostro di Firenze © nc
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Otto duplici omicidi avvenuti tra la fine degli anni settanta e il 1985: il caso del Mostro di Firenze è stato uno giallo più noti e agghiaccianti nella storia dei delitti in Italia e soprattutto nel capoluogo toscano, per decenni il caso ha messo in allerta uomini e donne, coppie e famiglie. Per questa macabra storia ci sono delle sentenze di condanna ma non per tutti gli omicidi compiuti. Nel gennaio del 1993 venne processato l'assassino seriale Pietro Pacciani e con lui furono accusati i suoi "compagni di merende" Mario Vanni e Giancarlo Lotti.

L'ematologo italiano che ora lavora negli USA, il Dr. Lorenzo Iovino, ha scorporato la sequenze di quel DNA scoprendo anche una parziale sovrapposizione con quelle individuate su altri due proiettili rinvenute in occasione di altri due duplici omicidi. Il noto avvocato Vieri Adriani che assiste i familiari di alcune vittime chiede che ora venga fatto tutte le comparazioni possibili con i reperti a disposizione e con i profili delle persone che sono state indagate nel corso del tempo. Inoltre è stato richiesto l'autorizzazione ai parenti della vittima Stefania Pettini (uccisa il 14 settembre 1974) per riesumare il suo corpo, la quale avrebbe lottato con l'assassino e potrebbe averne campioni biologici sotto le unghie.

Per ulteriori informazioni è possibile seguire la nostra rubrica a firma di Paolo Cochi che è possibile consultare qui!

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