Emergono con il passare delle ore maggiori dettagli sulla drammatica vicenda della studentessa fiorentina accoltellata a Oslo dall’ex fidanzato, che ora si trova in ospedale in gravi condizioni.
L’uomo ha colpito la giovane circa trenta volte. Una delle ferite, la più pericolosa, l’ha raggiunta all’altezza della gola.
La notizia dell’aggressione a Martina Voce, 21 anni, originaria di Firenze, è arrivata dall’Ansa. L’episodio è avvenuto nel negozio dove la ragazza lavorava da circa due anni, dopo essersi trasferita in Norvegia. L’attacco si è verificato intorno alle 12 di venerdì scorso.
Provvidenziale è stato l’intervento dei colleghi di Martina, uomini e donne impiegati nello stesso negozio italiano, lo Smak av Italia, che sono riusciti a fermare l’aggressore, rimanendo però feriti anch’essi.
L’ex fidanzato, un 24enne norvegese di origini indiane, è entrato nel negozio e si è subito scagliato contro Martina. Lei ha cercato di difendersi, ma alcuni colpi hanno purtroppo raggiunto il bersaglio. Solo grazie al coraggio dei colleghi è stato possibile bloccare l’uomo.
I soccorritori hanno trasportato Martina in ospedale, situato fortunatamente nelle vicinanze, dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Potrebbero essere necessarie ulteriori operazioni nei prossimi giorni. Anche l’aggressore, ferito durante l’alterco, è ricoverato in ospedale sotto la sorveglianza della polizia, che lo ha posto in stato di fermo.
Secondo quanto riferito dai colleghi norvegesi, i familiari di Martina, tra cui il padre e una zia, hanno raggiunto la giovane con il primo volo disponibile dall’Italia.
“È ancora in pericolo di vita, ma sono molto fiduciosi”, ha dichiarato ieri il padre della ragazza all’Ansa.
La relazione tra Martina e il 24enne si era conclusa lo scorso settembre, dopo circa due anni. Tuttavia, l’uomo aveva continuato a importunarla con messaggi insistenti, fino al punto che Martina lo aveva bloccato sulle app di messaggistica.
Questo tragico caso ricorda quello di Giulia Cecchettin, una storia di relazione tossica già tristemente vista: un giovane apparentemente normale che, incapace di accettare la fine della relazione, tormentava la ragazza con messaggi e minacce, arrivando persino a paventare il suicidio se lei non fosse tornata con lui.
La procura di Oslo ha aperto un fascicolo di indagine, mentre i familiari di Martina hanno presentato una denuncia anche alla Procura di Roma, competente per i reati commessi contro cittadini italiani all’estero.
A Firenze, Martina si era diplomata con il massimo dei voti, poi il desiderio di partire e l’amore per la Norvegia l’avevano portata a trasferirsi, dove lavorava per mantenersi mentre studiava.
I parenti hanno raccontato che, dopo la separazione, il 24enne non aveva dato segni evidenti di squilibrio. Il padre e lo zio della giovane, Carlo e Antonio Voce, entrambi avvocati, sono ora al suo fianco in ospedale, profondamente sconvolti per quanto accaduto.