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Riapre il sipario al Teatro Garibaldi di Figline per la nuova attesissima stagione

Seguiranno, sempre in collaborazione con Amici della Musica, due pianisti, entrambi allievi di Maria Tipo e Andrea Lucchesini...

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Teatro Garibaldi Teatro Garibaldi © Facebook
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Partirà Sabato 28 settembre 2024 e si chiuderà Venerdì 18 aprile 2025 la nuova stagione del Teatro Comunale Garibaldi di Figline. Si parte proprio dalla rassegna gratuita “Fortissimissimo metropolitano 2024”, dedicata ai giovani talenti della musica classica e promossa dall’associazione Amici della Musica di Firenze, una delle più antiche e prestigiose realtà concertistiche in Italia. Due (più due extra rassegna) i concerti in programma nel Ridotto del teatro, dove si alterneranno: le chitarre Ysé Dastugue (premio Paganini 2023) e Luca Micheletto il 28 settembre; il quartetto IXIA insieme al violoncello Anton Marashi (5 ottobre).

Seguiranno, sempre in collaborazione con Amici della Musica, due pianisti, entrambi allievi di Maria Tipo e Andrea Lucchesini: Giovanni Nesi (29 novembre), classe ’86, considerato tra i più interessanti della sua generazione anche per la sua capacità di trasformare un limite in opportunità, suonando con la sola mano sinistra in attesa di recuperare l’uso della destra, per la quale sta affrontando una terapia riabilitativa; Federica Bortoluzzi (7 febbraio), classe ’88, che vanta tra i suoi riconoscimenti anche la medaglia di rappresentanza del Presidente della Repubblica. Come da tradizione, invece, sarà il Concerto di Natale a segnare il ritorno in scena dell’Orchestra della Toscana al Teatro comunale Garibaldi, con il suo direttore principale, il ventisettenne Diego Ceretta (20 dicembre), che ritroveremo anche il 20 marzo insieme a Federico Colli, pianista classe ’88 di fama internazionale nella generazione dei trenta-quarantenni per le sue letture musicali volutamente distanti dalle convenzioni.

Altro appuntamento da non perdere è quello di Carnevale, il 28 febbraio, con “La grande mela” interpretato dall’eclettico Marco Pierobon che, dividendosi tra podio e tromba, racconterà New York attraverso le melodie di Broadway e del grande musical, americano e non solo. Non mancheranno, inoltre, altri nomi noti come: Benedetto Lupo, tra i maggiori pianisti italiani, che si cimenterà (nel concerto diretto da Markus Stenz, il 19 febbraio) anche in un omaggio a Luigi Dallapiccola, a 50 anni dalla sua scomparsa; la direttrice Gemma New, trentasettenne neozelandese che si è imposta sul panorama internazionale grazie alla vittoria del concorso intitolato a sir George Solti in Germania, nel 2021, e che è pronta a salire sul podio il 18 aprile, in occasione del Concerto di Pasqua, quando si esibiranno anche la soprano Eleonora Bellocci e il controtenore Filippo Mineccia. 

Sarà un appuntamento fuori abbonamento a inaugurare la stagione di prosa del Garibaldi. Si tratta della replica di “L’ombrello di Noè a…Figline”, spettacolo itinerante, della Compagnia delle Seggiole, all’interno del teatro che (sabato 10 novembre, in occasione di Autumnia) dopo il successo dello scorso anno tornerà ad accompagnare i visitatori alla scoperta di foyer, camerini, palco, platea e palchi e, soprattutto, della storia (e dei pettegolezzi da camerino) del Garibaldi e dei personaggi che hanno contribuito al suo sviluppo.

Sempre a proposito di “fuori abbonamento”, sono sei le date della nuova produzione in scena nella soffitta del teatro (la prima: il 23 novembre). Quest’anno la regia è affidata a Luca Pedron, già interprete delle letture dedicate a Tolkien della rassegna comunale “Il giardino di Alceste” e pronto a portare in scena (insieme a Camilla Diana e Francesco Merciai) “Storia di un inverno che non voleva finire”: un’allegoria della depressione, che vede Febbraio come protagonista e portatore di un inverno eterno in un paesino, sconvolto dalla sua presenza ma pronto a reagire.

Per quanto riguarda gli appuntamenti inclusi negli abbonamenti, invece, confermati i quattro turni e una varietà di spettacoli e interpreti pronti ad accontentare, come sempre, tutti i gusti. Sul palco si alterneranno: Ettore Bassi (16-17 novembre), che dopo il successo di “L’attimo fuggente” che lo vide protagonista al Garibaldi nella stagione 2019/20 torna a Figline con “Trappola per topi” di Agatha Christie; Angela Finocchiaro (per la quarta volta a Figline, di cui l’ultima per la stagione 2018/19) e Bruno Stori (al suo debutto sul palco figlinese) in “Il calamaro gigante”, tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Genovesi (in scena 14 e 15 dicembre).

Al loro debutto al Garibaldi anche Dino Abbrescia, Alice Bertini e Massimo De Lorenzo, in scena in “Perfetti sconosciuti” con tre grandi ritorni: Valeria Solarino, Paolo Calabresi e Marco Bonini (21 e 22 dicembre). Prima volta al Garibaldi anche per Andrea Pennacchi, ormai volto noto del piccolo schermo (è ospite fisso, con il suo monologo, in “Propaganda live” su La7) e pronto a calcare la scena con “Arlecchino?” di Marco Baliani, dove il punto interrogativo è d’obbligo, perché la versione goldoniana del personaggio in maschera è rimaneggiata per renderlo contemporaneo, nella sua comicità (11 e 12 gennaio).

Grande ritorno (per la quinta volta) invece per Nancy Brilli, che porta in scena “L’ebreo”, a tratti commedia e a tratti tragedia ambientata nel periodo che va dall’entrata in vigore delle leggi razziali italiane al 1956 (25 e 26 gennaio). Lo spettacolo è inserito nelle celebrazioni comunali del Giorno della Memoria 2025. Seguiranno poi: Sergio Rubini e Daniele Russo in “Il caso Jekyll” (15 e 16 febbraio); Giuseppe Cederna in “Otello”; Flavio Insinna e Giulia Fiume in “Gente di facili costumi”, considerato a distanza di 26 anni uno dei più eclatanti testi apparsi sulle scene teatrali italiane negli ultimi decenni (15 e 16 marzo); Maria Paiato, Mariangela Granelli e Ludovica D’Auria in “Boston Marriage” (22 e 23 marzo), titolo che allude alla convivenza tra una coppia di donne economicamente indipendenti da uomini e che vede protagoniste due dame e una cameriera; Barbara De Rossi, Martina Colombari, Gabriella Silvestri, Alessandra Ferrara, Caterina Milicchio e Cristina Fondi in “Fiori d’acciaio” (12 e 13 aprile), una commedia “agrodolce”, tra sorrisi e commozione, che è ambientata in un salone di bellezza di provincia e che mette al centro l’amicizia femminile come pilastro capace di sostenere le protagoniste. 

Dopo il successo della prima edizione dello scorso anno, che ha registrato 731 presenze, il Garibaldi ripropone tre spettacoli, rispettivamente dedicati a over 3 anni, agli over 5 anni e agli over 6 anni. Si tratta di:

“Gli elfi di Babbo Natale”, uno show con musica e danza che pone l’accento sui danni che degli elfi (neoassunti) e dispettosi rischiano di arrecare, per via di uno scherzo, alla notte più importante dell’anno e su come amore e bontà riescano però a rimettere tutto a posto;

“Aladino e la lampada magica”, che non ha bisogno di presentazioni e che farà rivivere ai più piccini, tra recitazione e musica, una storia ricca di amore, desideri e magia;

“Peter Pan”, basato sul personaggio letterario di James Matthew Barrie e che affronta il tema della difficoltà di diventare grandi e del legame (o meno) che si riesce a mantenere con la propria infanzia.

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