
Dal 22 al 31 marzo 2025, il comune di Scarperia e San Piero ha ospitato “Tool Up”, un corso di formazione Erasmus+ cofinanziato dall’Unione Europea, finalizzato alla prevenzione del burnout tra i leader di organizzazioni no-profit. Il progetto ha coinvolto 24 rappresentanti di associazioni provenienti da otto paesi europei, tra cui Italia, Spagna, Francia, Germania, Bulgaria, Romania, Grecia e Portogallo.
L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che il contesto sociale e lavorativo attuale espone in modo crescente le persone a situazioni di stress cronico, aggravate, nel terzo settore, dalla pressione emotiva, dalla burocrazia e dalla mancanza di strumenti adeguati per la gestione condivisa e sostenibile delle organizzazioni. “Tool Up” ha voluto rispondere a questa necessità offrendo tecniche di facilitazione, gestione del tempo ed emozioni, modelli decisionali orizzontali e strumenti per la cura del gruppo.
Attraverso metodi di educazione non formale, esercizi esperienziali, riflessioni collettive e condivisione interculturale, il corso ha creato un ambiente sicuro e rigenerante, libero da connessioni digitali e immerso nella natura, dove i partecipanti hanno potuto riconnettersi con i propri bisogni, imparare a stabilire confini chiari e promuovere un’attività associativa sana e sostenibile.
Come sottolineato da Giacomo Zoffoli e Genny Carraro, formatori e facilitatori del progetto, il burnout non è solo una questione individuale, ma un problema sistemico che richiede risposte collettive, empatiche e strutturate. È fondamentale costruire comunità basate sul supporto reciproco, in cui la salute mentale e la coesione sociale siano centrali.
Il progetto è stato promosso dall’associazione “Tra una luna e l’altra” di Pontassieve, impegnata da anni nell’educazione non formale e nella promozione del benessere attraverso esperienze Erasmus+. In linea con gli obiettivi del programma europeo, l’associazione prevede la realizzazione di un evento online di disseminazione e la pubblicazione di un toolkit in formato PDF, con l’obiettivo di rendere replicabili le attività e i metodi proposti ad altre realtà associative in Europa.
“Tool Up” rappresenta quindi un primo passo verso un modello organizzativo e comunitario più consapevole, sostenibile e umano, capace di prevenire il logoramento individuale e collettivo, valorizzando le persone prima dei risultati.