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Tornata a casa la Madonnina di Giotto

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Tornata a casa la Madonnina di Giotto Tornata a casa la Madonnina di Giotto © n.c.
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Come i tanti lettori ricorderanno (l’articolo fu cliccato da centinaia di lettori con moltissime condivisioni), pubblicammo su OK!Mugello martedì 25 agosto 2015, ”La Madonnina con Bambino” (anche se quest’ultimo è visualizzato solamente dal braccio), opera giovanile di Giotto, collocata ormai da venti anni nella Pieve di Borgo San Lorenzo, posta in un teca climatizzata a cura di una Ditta specializzata sotto la supervisione della Sovrintendenza e in modo specifico dalla dott.ssa Maria Pia Zaccheddu, partì alla volta di Milano presso il Palazzo Reale e che sarà collocata in una rassegna internazionale intitolata “ Giotto, l’Italia — da Assisi a Milano” che venne inaugurata martedì 1 settembre 2015, in occasione della Fiera Internazionale Expo di Milano. Ebbene questa mostra è stata visitata da non meno di mezzo milione di persone e l’opera di casa nostra (lo diciamo con orgoglio di mugellano), ha avuto uno straordinario successo. E pensare che tanti borghigiani e mugellani non sanno nemmeno dov’è ubicata. Ma lasciamo perdere. Non è la prima volta che questo prezioso dipinto di Giotto, o perlomeno attribuito all’unanimità al sommo pittore mugellano da tutti gli esperti, che lascia la Pieve di Borgo San Lorenzo, in grandiose rassegne d’arte mondiali, poiché è una delle rare opere su legno che ovviamente, con tutte le cautele può essere trasportata; e poi, si dice il destino, è l’unica opera di Giotto esistente nella terra mugellana, dove è nato e vissuto. Scritto questo, lo scorso mercoledi 13 gennaio 2016, ospiti del pievano don Maurizio Tagliaferri, con l’amico Giuseppe Panchetti, senza ombra di dubbio uno dei massimi esperti della storia, dell’architettura e dell’arte della secolare chiesa borghigiana, abbiamo assistito al ritorno a casa della Madonnina di Giotto, a cura della sovrintendenza presente con la dott.ssa Zaccheddu e dai tecnici di una Azienda specializzata in trasporto di opere d’arte giunti a Borgo San Lorenzo direttamente da Milano. Con una cura meticolosa, con una incredibile attenzione, è stata tolta da un primo sarcofago, poi da una teca in cristallo (all’interno c’era il sale - !! - per attirare l’eventuale umidità), e dopo una ulteriore verifica è stata ricollocata nella sua sede naturale, nella colonna di destra del presbiterio. Ricordiamo agli appassionati che la storia di questa pala è davvero singolare. Per tanti secoli l’immagine era custodita all’interno dell’Oratorio di Sant’Omobono, veneratissima dalla popolazione, chiamata la “morettina”, poichè nel corso di centinaia d’anni il fumo delle candele che ardevano davanti all’immagine avevano annerito il volto della Madonnina. Una volta chiuso l’Oratorio nel 1933 e tolta dall’Altare centrale per essere portata all’Opificio delle Pietre Dure in Firenze, dopo un lavoro lungo ed accuratissimo di restauro, tutti gli esperti e gli addetti furono concordi nel dichiarare la paternità a Giotto, senza ombra di dubbio. La storia poi ci ricorda che l’Oratorio di Sant’Omobono è stato completamente restaurato (è una sinfonia “chiniana”), e l’opera giottesca è stata da tempo collocata nella colonna di destra attigua all’Altare Maggiore della Pieve borghigiana. Mi si dice, ma è tutto da verificare, che l’opera giottesca è stata richiesta dalla Cattedrale di Cracovia la prossima estate in occasione della “Giornata Mondiale della Gioventù”. Sarebbe magnifico che milioni di giovani che converranno da tutto il mondo nella città di Papa Giovanni Paolo II°, visionassero e si soffermassero davanti alla “Madonnina” mugellana. Comunque ne riparleremo. Ma non abbiamo finito. Ci giunge notizia, ovattata, che la Pieve di Borgo San Lorenzo custodiva un’opera di uno dei più grandi artisti rinascimentali del mondo….; alla prossima.   È appena giunta nella Pieve di Borgo il contenitore con la tavola della Madonna di Giotto, La tavoletta della Madonna di Giotto viene ricollocata nel suo posto dai tecnici.   (Foto cronaca di A.Giovannini)

 

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Commenti 2
  • ALDO GIOVANNINI

    Gentile lettore, grazie della precisazione; quando fu tirata fuori la tavoletta giottesca i tecnici parlavano di sale. Forse per intendersi fra loro senza specificare la vera dizione scientifica. Tante cordialit.

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    mar 19 gennaio 2016 07:57
  • Gianluca Taddei

    Salve, volevo precisare che per preservare la madonnina ci sar stato silica gel o prodotti ancora pi specifici come prosorb ecc, e non comune sale, perch quest'ultimo si igroscopico, ma fortemente corrosivo. Cordiali saluti. Gianluca Taddei

    rispondi a Gianluca Taddei
    mar 19 gennaio 2016 08:36