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Toscana, Capecchi e Tozzi dopo l'ultima variazione di bilancio (FDI): “Giani mette risorse in sanità per colmare il buco, nessun aumento dei servizi”

"Non si va a mettere più soldi sulla sanità ma sul buco di bilancio nella sanita, è come mettere in mano a un conducente un autobus senza freni"

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Tozzi e Capecchi Tozzi e Capecchi © Canva
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C'è grande malumore nel gruppo consiliare di Fratelli d'Italia in Regione Toscana, dopo la votazione dell'ultima variazione di bilancio, avvenuta nella giornata di ieri, Mercoledì 27 novembre. "L’ultima variazione di bilancio che è stata votata oggi in Consiglio non va a mettere più soldi in sanità ma nel buco di bilancio della sanità. Perché i toscani non avranno maggiori servizi a fronte di un aumento degli stanziamenti regionali" hanno dichiarato il Consigliere Alessandro Capecchi e la capogruppo Elisa Tozzi.

Abbiamo uno squilibrio strutturale del quale non siamo in grado ancora oggi di capire le cause. - continua la Consigliera Tozzi - Questa regione non è in grado di mettere in piedi un sistema serio di controllo e monitoraggio sull’efficacia ed efficienza della rete sanitaria a cominciare dagli obiettivi performance che la legge impone ai direttori delle aziende sanitarie. - conclude poi - In questo contesto, la richiesta di sempre maggiori risorse rivolta da Giani e Bezzini al Governo Meloni, è irricevibile. E’ come se venisse messo un autobus in mano a un conducente senza nessun tipo di freno o di controllo”.

Ha proseguito Capecchi “Quest’anno le risorse regionali integrative rispetto al Fondo Sanitario  sono state pari a 332 milioni: 240 milioni derivanti dall’Irpef oltre ad altri 92 milioni derivati da risorse proprie. - conclude poi - Questi ulteriori soldi non sono serviti a garantire migliori o più servizi sanitari, infatti pochi giorni fa è uscita la notizia che almeno 200mila toscani hanno rinunciato a curarsi, ma a ripianare gli squilibri finanziari che purtroppo continueranno ad esserci perché il Pd non ha alcuna intenzione di mettere mano alla spesa sanitaria. I toscani vengono quindi beffati due volte: con l’aumento dell’Irpef dello scorso anno, che ad oggi è destinato a rimanere; e per il fatto che risorse che potevano essere destinate a settori strategici (infrastrutture, casa o trasporti) andranno invece a riempire il buco di bilancio in sanità: quindi non hanno servizi in più ed hanno 240mila euro in meno in tasca”.

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