Tre fatti incontestabili ed un impegno per Faltona. © n.c.
Dal movimento Cinque Stelle Mugello riceviamo e pubblichiamo:
Prendiamo atto della nota di Publiambiente in risposta al nostro comunicato stampa del 20 maggio che contiene informazioni in parte diverse da quelle fornite verbalmente dai responsabili dell’impianto in occasione della visita del 5 maggio. Prendiamo altresì nota dei rilievi analitici che verranno comunque sottoposti a verifica da parte nostra.Al contempo precisiamo 3 aspetti: 1. è indiscutibile il fatto che il laboratorio di analisi espressamente declini in sede di referto ogni responsabilità sulle modalità di campionamento in quanto effettuato direttamente dal cliente. In questo modo l’ente terzo indipendente può certificare l’esito delle analisi ma non l’intero processo di analisi.
Publiambiente afferma che il campionamento viene effettuato in conformità a metodologie approvate dalla Provincia di Firenze ma questo non costituisce di per se una garanzia, visto che ci possono essere altre modalità, e comunque si tratta di una mera dichiarazione che non è suffragata da certificazione di enti terzi indipendenti.
Teoricamente (si badi bene, non lo diciamo ma sarebbe possibile che avvenisse) il campione potrebbe essere stato formato in maniera maliziosa o addirittura potrebbe provenire da un altro impianto. Questa falla nel processo di analisi pone dubbi sulla reale significatività dei risultati certificati;
2. i dati sulle rese in termini di compost (1/3 perso fisiologicamente, 1/3 plastica che va in discarica, 1/3 compost) ci sono stati forniti dalla direzione impianto e a questo punto sono addirittura migliorativi rispetto a quelli riportati nella nota di Publiambiente che, pur non del tutto chiari, fanno pensare ad una resa in termini di compost attorno al 10-15%; quanto sopra conferma l’incoerenza dell’impianto di Faltona rispetto all’organizzazione della raccolta rifiuti del Mugello che richiederebbe un livello di differenziazione molto maggiore che tuttavia Publiambiente non garantisce a differenza di quanto accade in altre aree da essa gestite (Valdelsa) o vicine al Mugello e gestite da altre società (Valdisieve). Il perché di questa situazione è un fatto che sarà oggetto di valutazioni e decisioni politiche da parte della prossima amministrazione;
3. è indiscutibile in quanto ormai storicamente accertato e non contestato nella nota in oggetto che l’iter di localizzazione dell’impianto è avvenuto secondo modalità certamente lecite ma svoltesi secondo un percorso non del tutto lineare e del tutto incomprensibile da un punto di vista industriale e ambientale.
Riguardo al tono del comunicato, pur tenendo conto che siamo impegnati in una campagna elettorale che evidentemente coinvolge anche le partecipate, ricordiamo che il comune di Borgo San Lorenzo è ad un tempo azionista e cliente di Publiambiente.
Pur in uno spirito dialettico e rispettoso di tutti, non mancheremo una volta vinte le elezioni di far valere tale ruolo nei confronti di una società privata che noi intendiamo essere un mero strumento delle politiche dell’amministrazione in materia di ambiente e rifiuti e che deve alla stessa rendere conto del proprio operato.
Non è invece accettabile una situazione in cui di fatto è la società partecipata e appaltatrice a dettare le condizioni di svolgimento del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti fra l’altro a condizioni economiche che stanno devastando il tessuto imprenditoriale locale e impoverendo le famiglie.
Sono state le organizzazioni economiche del territorio a chiedere in maniera unitaria a tutti i candidati sindaco di impegnarsi ad un cambio di passo nei confronti delle partecipate anche gestendo gli aspetti giuridici e burocratici connessi alla modifica contratti vigenti. Possono essere sicure che l’amministrazione 5 Stelle non farà cadere nel vuoto la loro richiesta.


