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Treni. Capecchi, Fantozzi e Tozzi (FDI): "L’assessore Baccelli sembra essersi svegliato ora su Valdisieve, Valdarno e Mugello. Mossa elettorale"

Gli esponenti di Fratelli d'Italia: "Mossa di Baccelli esclusivamente elettorale. Chiediamo il rispetto del contratto di servizio dall'inizio del mandato"

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Pendolari in attesa dei treni in ritardo alla Stazione di Pontassieve Pendolari in attesa dei treni in ritardo alla Stazione di Pontassieve © Ok!Valdisieve
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“L’assessore Baccelli sembra essersi svegliato ora riguardo le condizioni del nostro sistema ferroviario regionale. Dall’inizio di questa legislatura, denunciamo le inefficienze del servizio e chiediamo il rispetto del contratto di servizio.  Su tutte le linee ferroviarie registriamo consistenti disagi che sono acuiti fortemente negli ultimi anni. Il timing con cui l’assessore invoca il rispetto del contratto di servizio e si prodiga nel chiamare a raccolta gli amministratori delle zone con maggiori disagi, ci fa insospettire che questa non sia altro che una mossa puramente elettorale.", lo affermano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia e Vicepresidente della Commissione Trasporti Alessandro Capecchi, il consigliere regionale Elisa Tozzi e il capogruppo FdI in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi.

"Sulle linee della Valdisieve e del Valdarno - continuano poi gli esponenti politici -  la situazione è sempre più insostenibile con ritardi e treni soppressi quotidianamente. Come molti amministratori auspichiamo che in provincia di Firenze si creino le condizioni per creare una circolare di superficie aumentando il materiale rotabile e la frequenza; e in Valdarno richiediamo più treni veloci per scongiurare che i treni pendolari siano indirizzati sulla linea lenta. Ma di fronte a tutto questo la Regione ha ancora potere contrattuale?" 

"Dal 2020 sollecitiamo su tanti fronti la Giunta regionale a chiamare RfI e Trenitalia a rispettare la parola data e i contratti sottoscritti anche con l’applicazione delle penali. In quattro anni non è stato fatto niente ed il risultato è che migliaia di lavoratori, studenti e viaggiatori ogni giorno non possono fare affidamento sul trasporto ferroviario regionale”, concludono Tozzi, Capecchi e Fantozzi. 

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