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Trentennale delle Stragi, domenica lo Speciale del Tg1 "La notte delle bombe"

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La strage dei georgofili La strage dei georgofili © Wikipedia
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Il Trentennale delle stragi di mafia del 1993: lo ricorda "La notte delle bombe" di Maria Grazia Mazzola, in onda domenica 21 maggio a mezzanotte su Rai 1 per Speciale TG1.
Un camion con mille chili di esplosivo partì da Palermo nel 1993 e attraversò indisturbato l’Italia. Al volante il mafioso Pietro Carra trasportò il carico fino a Roma, Firenze e Milano.
Dalla bomba di via Fauro a Roma, il 14 maggio, per uccidere il giornalista Maurizio Costanzo, a via dei Georgofili a Firenze, tredici giorni più tardi, fino al 27 luglio in via Palestro a Milano e contemporaneamente a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio al Velabro, Cosa Nostra provò a capovolgere le sorti democratiche dell’Italia, puntando al cuore dello Stato in modo eversivo e terroristico fino a tentare di distruggerne il patrimonio storico-artistico.

L’inchiesta di Maria Grazia Mazzola punta alla ricostruzione dei fatti accertati da sei sentenze definitive e agli interrogativi irrisolti.
Quale fu il ruolo dei protagonisti principali delle stragi, i boss Matteo Messina Denaro e i fratelli Graviano?
Sono loro, oggi in carcere al 41 bis, i depositari dei segreti dell’organizzazione mafiosa. E proprio a Matteo Messina Denaro, rivolge l’appello accorato il padre di una ragazza rimasta invalida per le bombe: “Fai un gesto di bontà, ti manca poco da vivere, dì la verità sulle stragi del ‘93”.
Chi suggerì di colpire gli Uffizi e la Galleria di Arte Moderna di Milano?
“Furono interrotte le comunicazioni a Palazzo Chigi – racconta a Speciale TG1 il Procuratore aggiunto di Firenze Luca Tescaroli, titolare delle indagini sui mandanti esterni – e per la prima volta fu sfiorato un colpo di Stato”.

“Con le bombe del ‘93 i boss tentarono di fermare la legislazione antimafia e il 41 bis, il carcere duro”, testimonia Francesco Messina, Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, tra gli investigatori che collaborarono coi magistrati Gabriele Chelazzi e Pierluigi Vigna, fino alle condanne di boss e gregari.

A Speciale TG1 parlano anche il magistrato Sergio Lari, i testimoni, i familiari delle vittime, i sopravvissuti alle stragi mafiose del 1993, il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, l’ex Direttrice Petrioli Tofani, la Dirigente del Gam di Milano Paola Zatti. Il patrimonio storico-artistico è stato ricostruito con amore e sacrificio in oltre venti anni di impegno: le telecamere di Speciale TG1 sono entrate agli Uffizi e alla Galleria d’Arte Moderna.

Un viaggio-inchiesta che ha documentato anche i luoghi in Sicilia dove i boss stragisti si riunirono e decisero la strategia di attacco allo Stato.
Dieci le vittime e centinaia i feriti: a Firenze morirono nell’esplosione dell’autobomba la famiglia Nencioni – mamma Angela, papà Fabrizio, Nadia di 9 anni, Caterina appena 50 giorni – e lo studente di architettura Dario Capolicchio, 22 anni.

A Milano in via Palestro, l’esplosione mafiosa uccise tre vigili del fuoco, Carlo La Catena, Sergio Pasotto, Stefano Picerno, l’agente di polizia municipale Alessandro Ferrari, che col loro intervento salvarono i cittadini, e un immigrato Driss Moussafir che dormiva su una panchina.

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