Pokrosk city © Niccolo Celesti
È andato in onda su La7 il nuovo reportage dal fronte ucraino firmato dal fotoreporter Niccolò Celesti, nostro collaboratore, che da mesi documenta con grande professionalità e coraggio la guerra tra Ucraina e Russia. Nel servizio trasmesso il 20 marzo 2025, Celesti racconta gli ultimi mesi trascorsi nelle zone di combattimento nell’area di Donetsk, dove i soldati ucraini continuano a difendere le loro posizioni sotto l’assedio dell’artiglieria russa. Le sue immagini e testimonianze restituiscono un quadro vivido e drammatico, fatto non solo di scontri e strategie militari, ma anche di volti e storie di civili che, nonostante tutto, non vogliono abbandonare le proprie città.
Un passaggio particolarmente toccante del reportage è quello in cui Celesti racconta di essere stato colpito da un drone mentre viaggiava a bordo di un convoglio militare ucraino. Un episodio che sottolinea il livello di rischio estremo cui sono esposti i giornalisti e fotoreporter impegnati nei conflitti armati, e che conferma la serietà e la profondità del lavoro sul campo svolto dal nostro collaboratore.
Il reportage è stato trasmesso in un momento di grande attenzione mediatica e diplomatica per il conflitto, coincidente con le trattative in corso tra Stati Uniti, Russia e Ucraina.
Dopo la telefonata del 19 marzo tra il presidente americano Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, quest’ultimo ha annunciato, attraverso un messaggio su X, che l’Ucraina è disposta a sospendere gli attacchi alle infrastrutture energetiche russe, nel contesto di un possibile cessate il fuoco temporaneo.
L’annuncio segue la telefonata, avvenuta il giorno prima, tra Trump e Vladimir Putin, in cui il presidente russo aveva manifestato disponibilità a interrompere per 30 giorni gli attacchi contro le infrastrutture ucraine, a condizione che Kiev facesse altrettanto.
I negoziati restano aperti e proseguiranno nelle prossime settimane. Intanto, il racconto dal fronte di Niccolò Celesti, trasmesso su La7, ci ricorda quanto sia importante guardare negli occhi chi vive ogni giorno il peso di questa guerra, tra speranza, resistenza e desiderio di pace.
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