“Per porre un freno allo spopolamento di aree montane o periferiche rispetto ai grandi agglomerati urbani dotati di tutti i servizi la Regione Toscana ha deciso di riservare loro il 30% dei fondi regionali ed europei. - questo è quanto dichiarato dalla Consigliera regionale del Partito Democratico Fiametta Capirossi, nel corso della presentazione del Rapporto Irpet "Le aree interne in Toscana, caratteristiche attuali e opportunità di sviluppo.
Ha continuato poi: "Tra le Aree interne su cui si pone l’attenzione c’è l’area Valdarno-Valdisieve-Mugello-Val Bisenzio, che comprende 14 Comuni e una popolazione di circa 92.000 abitanti che nel Rapporto Irpet viene fotografata con punti di forza e difficoltà da sostenere. Per questo non mancherà l’impegno del Partito Democratico per questo territorio”.
Spiega Capirossi: “L’area geografica composta da Valdarno, Valdisieve, Mugello e Val Bisenzio presenta tratti comuni e omogenei tra cui la forte integrazione diretta con l’area metropolitana fiorentina e pratese con un intenso pendolarismo verso i principali centri urbani ma mantiene una forte connotazione legata alle specificità del suo territorio che danno lavoro e identità. - continua - Sulle criticità occorre lavorare per dare pari dignità a chi vive qui e non in città, penso ad esempio a questioni come la desertificazione dei servizi pubblici e privati, banche e poste in primis, e il trasporto pubblico, anche in funzione dello scudo verde."
Durante la sua esposizione la Consigliera Capirossi ha evidenziato come la Regione, oltre a risorse proprie e a finanziamenti provenienti dall'Unione europea, stia cercando di affiancare soluzioni come quella sulla "Toscana diffusa", che dovrebbe essere prossima all'approvazione e quella sui "Custodi della Montagna", volta a migliorare la qualità della vita dei cittadini e a valorizzare le peculiarità dei territori.
Ciò che emerge dal report di Ipert è che nel territorio toscano gli stranieri residenti rappresentino, circa, l'8,2% e come la popolazione dell'area sia mediamente più anziana e con un indice di vecchiaia pari a 123 (numero di over 65 ogni 100 under 25). Il 30% degli occupati lavora nell'industria, il 13% nel commercio e il 14,7% lavora nella pubblica amministrazione e nel settore socio-sanitario. Il documento, inoltre, mette in evidenza come l'area disponga di oltre il 70% del territorio boscato, rappresentando una risorsa fondamentale per l'assorbimento di CO2 e per la filiera del legno.