Nel Consiglio comunale del 29 febbraio il Sindaco Carlà ha risposto all'interrogazione dei gruppi di opposizione sul possibile raddoppio, nel prossimo futuro, del numero di migranti in accoglienza a Vicchio. Il Sindaco ha sostanzialmente confermato la possibilità di questo raddoppio ma senza una tempistica precisa, né indicazioni logistiche.
L'Associazione OLTRE - Ponti fra i Mondi APS con la sua Presidente Maria Luisa Mimma Bonafede, ci ha inviato una nota esaustiva in cui si fa il punto della situazione accoglienza e si denuncia la possibilità di questo raddoppio possibile di immigrati a Vicchio. Sotto pubblichiamo la nota della Presidente.
La situazione dell’accoglienza in Toscana, terra che ambirebbe al collocamento dei migranti a piccoli gruppi e assistiti nei percorsi di integrazione, è fortemente penalizzata dalla scelta governativa di gestire gli arrivi degli ultimi tempi non nelle Reti SAI (ex SPRAR, dove hanno voce in capitolo anche gli Enti Locali) ma solo tramite i CAS (Centri di Accoglienza Straordinaria), meccanismo attraverso il quale i Prefetti trattano direttamente numeri di presenza e regole di ingaggio con le strutture ospitanti.
A questo si aggiunge una forte rotazione degli ospiti, che vengono frequentemente spostati da un centro all’altro in base a criteri imperscrutabili, e la lentezza kafkiana delle procedure burocratiche relative alla presa in carico delle persone nella richiesta di asilo, nel rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno etc, che ha visto nell’ultimo periodo la quasi paralisi nelle Questure e il conseguente rallentamento di tutto quanto permette ai cittadini stranieri di poter contare sulla richiesta della residenza e dell’assistenza sanitaria, di poter iniziare un percorso di studio della lingua, di poter immaginare un inserimento lavorativo e sociale nel posto dove sono approdati.
Tutto sembra spingerli verso l’invisibilità, la marginalizzazione, l’illegalità.
A tutto questo cerchiamo di opporci, con le poche forze del volontariato di Vicchio e il sostegno di Comune e di sovventori illuminati.
Da 8 mesi sono partite le attività del progetto “CAS: integrarsi a Vicchio”, proposto dall’Associazione OLTRE Ponti fra i Mondi e condiviso dal Comune di Vicchio , che prevede la collaborazione operativa anche delle altre associazioni nel sostenere gli ospiti del CAS posto
nell’ ex agriturismo della Fattoria Le Case, con il sostegno finanziario di ITAS Assicurazione e dell’Associazione Core.
La risposta ai bisogni basilari delle persone ospitate nei CAS non viene infatti assicurata se non in minima parte dalle risorse messe a diposizione dai Prefetti alle strutture ospitanti..
Siamo a buon punto nella realizzazione delle attività proposte:
- Teniamo lezioni di italiano nei locali della sede di OLTRE, presso la Biblioteca comunale, e presso l’Arci per la preparazione dei livelli A1 e A2 e supportiamo nell'apprendimento dell'Italiano ragazze/i, attualmente in comunità per minori e altri immigrati da tempo residenti
-E’ stata avviata la mediazione linguistica per le attività di contatto con gli ospiti del CAS, per chiarire meglio i bisogni e organizzare i corsi, e nella ricostruzione delle storie personali in vista della Commissione Prefettizia, che deciderà sulla loro permanenza in Italia
- E’ stata avviata da ottobre e proseguirà fino a giugno, nei locali dell'Asilo Beato Angelico, l'attività di custodia dei bimbi le cui madri seguono i corsi per la licenza di terza media al CPIA.
- vengono effettuate prenotazioni e accompagnamenti a visite specialistiche, esami strumentali per casistiche non risolvibili a breve con il SSN, cure dentistiche indifferibili
- Lavoriamo a stretto contatto con lo Sportello socio legale, già attivo a Vicchio, col progetto Zona Franca
- Per le attività formative, necessarie a introdurre le persone nel mondo del lavoro, in gennaio è stato tenuto il corso di Primo Soccorso (BLS di Primo Livello) organizzato dalla Misericordia di Vicchio presso la sede della Parrocchia.
In marzo, presso l'ARCI di Vicchio, si terrà il corso base di Sicurezza sul Lavoro
Le persone e i bisogni sono tanti, anche in relazione ai numeri della popolazione di Vicchio.
Quello che è stato fatto, e che si continuerà a fare, è reso possibile dalla grande mobilitazione del volontariato su un numero di migranti che è comunque già oltre le possibilità di sostegno locale, e verrebbe vanificato da un aumento dei numeri oggi presenti.
Le pressanti richieste della Prefettura in tal senso, anche per numeri che sfiorano il raddoppio,
sono fatte senza tenere in nessun conto la proporzionalità rispetto alla popolazione residente e alle possibilità dei servizi territoriali, senza una programmazione comprensoriale, e renderebbero difficilissimo ogni proposito di inserimento ordinato e previdente della vita di queste persone nella comunità.
I cittadini stranieri hanno diritto al rispetto dovuto a ciascuno in quanto persona, e meritano la possibilità di essere visti non solo come un problema ma come una risorsa per il nostro paese .