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Vicchio ricorda l'eccidio di Padulivo, la commemorazione

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Vicchio ricorda l'eccidio di Padulivo, la commemorazione Vicchio ricorda l'eccidio di Padulivo, la commemorazione © n.c.
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“ – Dieci anni sono passati da quel tragico 10 luglio del 1944 - scriveva il 10 luglio del 1954 il Signor Ernesto Galardi padre di Aldo e zio di Pietro Bastianelli trucidati insieme ad altri 13 martiri, dai tedeschi dopo una rappresaglia - , che molti presenti ricorderanno; e particolarmente coloro per i quali, al pari di me, tale data è rimasta infissa come una spina nel cuore. E’ superfluo che elenchi i nomi delle vittime, ormai ben conosciuti, sono quelli di 15 persone semplici ed oneste, quasi tutte giovanissime, che aspiravano soltanto ad essere lasciate al lavoro che amavano e che per loro e per le loro famiglie costituiva un bisogno materiale e morale. Benchè non fossi presente – continuava Ernesto Galardi – è sempre vivo nella mia mente quel luminoso giorno di piena estate, quando per la grande trasparenza dell’aria, da questa ridente collina si poteva dominare l’immensa distesa della campagna fino alla catena degli Appennini: immensa distesa che ci appare nelle più varie e smaglianti gamme di colore –“. Questo, in parte, il discorso che Ernesto Galardi lesse a Padulivo davanti a tante persone quel lontano 10 luglio 1954, e pensando al dolore indicibile per la perdita del figlio e del nipote, traspare una bontà d’animo non di poco conto; tutt’altro: niente odio, niente vendette, niente blasfemie, ma solo amore, speranza e grande fede. Martedi scorso 10 luglio 2018, la cerimonia di commemorazione fermamente voluta dall’Associazione regionale “Vittime Civile della Guerra” presente con il Labaro e il presidente Aurelio Frulli, ha visto la presenza del sindaco di Vicchio Roberto Izzo, il vice sindaco Carlotta Tai e l’assessore Angelo Gamberi con il gonfalone municipale, l’Arma dei carabinieri con il Maresciallo comandante la Stazione dei carabinieri di Vicchio Maurizio Cataldo con due militi, il gruppo alpino di Vicchio con il gagliardetto e la bandiera dell’Anpi. Rispetto all’anno scorso, abbiamo constatato con grande commozione la presenza di un buon numero di congiunti dei martiri, giunti anche da lontano, come la pronipote di Aldo Galardi e Pietro Bastianelli, la gentile Chiara Benzoni, le famiglia Menicucci, Zagli, Landi, Gottardi ed altri. Cerimonia semplice, come ha anche sottolineato il sindaco Izzo, ricordando quell’eccidio da parte dei tedeschi contro inermi cittadini, mentre Sandra Cerbai Abbarchi, il cui padre fu uno dei testimoni, autrice di un libro storico sull’eccidio di Padulivo, ha letto una breve biografia dei quindici caduti davanti all’emozione e alla commozione di tutti. Molto profondo l’intervento del presidente Aurelio Frulli, ricordando l’attività della sua Associazione per far conoscere alle giovani generazioni, agli studenti, all’interno delle scuole, quella che è stata la guerra con tutte le sue brutture, storture e nefandezze come questo eccidio, non scevro da altre responsabilità, come mi hanno chiaramente detto al termine della cerimonia alcuni congiunti dei caduti. D’accordo anche il sindaco Izzo, Aurelio Frulli ha chiesto all’amministrazione il restauro del piccolo mausoleo, la possibilità di riportare alla luce i nomi dei martiri impressi nella lapide marmorea ormai quasi illeggibili e consunti dal tempo, e non per ultimo di inserire nel percorso stradale verso Padulivo di alcune indicazioni che in quel luogo è ubicato il piccolo mausoleo in ricordo dei 15 martiri di Padulivo. Al termine don Francesco (il giovane vice parroco di Vicchio di Mugello) ha benedetto la lapide, mentre una giovanissima parente di alcune vittime ha chiesto a voce alta di recitare anche il Pater Nostro. Si sono dati appuntamento per l’anno prossimo e a Dio piacendo noi ci saremo, anche perché abbiamo conosciuto tanta brava gente, che ancora a distanza di 74 anni portano ancora addosso le stimmate del loro dolore. (Foto cronaca di A. Giovannini)

 

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Commenti 6
  • Sandro Galardi

    Ciao Aldo ti ringrazio di cuore per il tuo interessamento per la ricostruzione della cerimonia del 10 luglio, che in massima parte opera tua e che dal 1954, dove parl mio nonno e dal 1964 che mi vide presente appena diciottenne, non mi risulta pi avvenuta. Mi spiace solo di non essere stato presente, ma era presente Chiara Benzoni, ben pi titolata di me a presenziare alla cerimonia del ricordo della tragedia che ha coinvolto suo nonno quando sua madre nonch mia cugina Gianna aveva appena 2 anni. Purtroppo lei non potuta esserci!! Confido che abbia potuto assistervi da unaltra dimensione insieme al suo babbo! Grazie di nuovo Aldo per la tua preziosa opera. Sandro Galardi.

    rispondi a Sandro Galardi
    dom 15 luglio 2018 02:35
  • Carlo

    Ci sarebbe da riscrivere tanta storia (quella vera) sui poveretti che dovettero subire le rappresaglie dei nazisti per colpa di altri...

    rispondi a Carlo
    ven 13 luglio 2018 03:21
  • Giuseppe

    COMMOVENTE RICORDO

    rispondi a Giuseppe
    gio 12 luglio 2018 03:57
  • ALDO GIOVANNINI

    Grazie a Lei, delle sue parole, gentile signora Menicucci. E' un dovere morale e civile a cui non possiamo transigere.

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    gio 12 luglio 2018 02:55
  • Roberta Menicucci

    Ringrazio il sig Giovannini per la sua partecipazione alla cerimonia e per l'interesse dimostrato con i suoi articoli sul sito OK Mugello per questa tragedia, articoli che hanno riacceso un faro sull'eccidio e favorito lo svolgimento di questa commemorazione, che speriamo possa diventare un appuntamento annuale. Ancora grazie. Roberta Menicucci

    rispondi a Roberta Menicucci
    gio 12 luglio 2018 02:33
  • LUIGI

    OK!Mugello stato l'unico a ricordare questo triste episodio. E i giornali sinistroidi?

    rispondi a LUIGI
    gio 12 luglio 2018 01:14