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VILLORE e il Gatto selvatico - Biodiversità, degrado dei territori e dei sentieri

Sabato una bellissima escursione in programma

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I lavori in corso I lavori in corso © nn
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Un giorno di sole di fine gennaio 2024 ci avviamo su per il Sentiero 18 che da Villore porta al Bivacco Pian dei laghi, sui crinali del Monte Giogo di Villore. Un percorso molto amato dai camminatori, dagli appassionati di mountain bike e dagli escursionisti, perché porta al sentiero 00 Italia, GEA e al sentiero E1 Europa. È possibile lasciare la macchina fin dove lo sterrato lo consente, e procedere per un’ora e mezzo circa, altrimenti è necessaria una jeep per arrivare al ripetitore. Salendo verso il crinale, oltre alla bellezza dei luoghi, alle belle marronete, ai panorami mozzafiato, colpisce però il degrado anticipato del sentiero, che più avantiera stato già precedentemente dissestato dai mezzi dei tagli boschivi dello scorso inverno, prima delle prove di carotaggio per l’eolico, allargato ai la con abbattimento di alberi e sbancato di porzioni di terra per ampliarlo.

Adesso sono state realizzate ampie curve con presenza anche di pietrisco. Salendo verso il Monte Giogo di Villore, il terreno si fa fangoso e la viabilità diventa impraticabile, ciclisti di mountain bike e camminatori devono rinunciare a raggiungere i crinali e il sentiero 00 Italia, per la difficoltà nel procedere. Nello slargo, dove permane ormai da anni un mezzo meccanico dismesso e un grande fusto dell’ENI abbandonato per terra, una catasta di tronchi e un mezzo meccanico con le catene. Camminando oltre, sulla sinistra, un grande cartello giallo, ci avverte di lavori forestali in corso. Giunti al ripetitore di Porcellecchi, proprio dove il Progetto di Telemetria satellitare ha individuato l’areale stabile dell’aquila Gaia, sovrastante la bellissima marroneta del Solstretto, un mucchio di cartelle stragrafiche di plastica e materiali di prove di carotaggio per l’impianto industriale eolico, giacciono a terra, dall’estate scorsa, abbandonate nella vegetazione; si devia a destra dove il bellissimo e conosciuto torrente del Solstretto, prima naturale, è stato la scorsa estate intubato nella plastica.

Il torrente del Solstretto scorre attraverso le marronete fin giù a Villore, alimenta l’acquedotto comunale di Vicchio, ospita importanti specie di crostacei come il gambero autoctono Austropotamobius pallipes e specie di anfibi, protetti da Direttive Comunitarie e Regionali quali la Salamandra salamandra , la Salamandra perspicillata e la Rana italica, come a6estano recen ricerche condo6e da esper collaboratori del Parco Nazionale Foreste Casennesi e dell’Università di Firenze. Presso il torrente del Solstreo è stato avvistato con fototrappola lo scorso 2 gennaio Un bellissimo esemplare dell'elusivo (e raro) gatto selvatico, riconosciuto e identificato come fenotropo C2 Felis silvestris silvestris, dal Museo Naturale della Maremma preposto al Coordinamento degli avvistamenti a livello nazionale (per il Progeo scienfico Gao selvaco Italia). La presenza del gatto selvatico costiuisce un’attestazione dell’elevato valore ambientale dell’area del Monte Giogo di Villore.

In questi territori, recentemente sopralluoghi di esperti di chirotteri hanno attestato la presenza di pipistrelli protetti dalla Dirttiva Habitat Allegato II, quali colonie di Barbastella barbastellus, Myosemarginatus, Rhinolophus Hipposideros e altri soggetti per cui l’area del Monte Giogo di Villore risulta tra le aree a maggior biodiversità chiroterologica e presenta caratteristiche tali da chiedere, secondo la Direttiva Habitat, la designazione a Zona Speciale di Conservazione. Siamo adesso al sentiero 16 dove da mesi tubi di cemento sparpagliati giacciono abbandonati a fianco del torrente intubato. Riprendendo il sentiero 18 in direzione la Colla, degradato anch’esso dal passaggio di mezzi pesanti e sbancato, si aprono panorami stupendi dei crinali e del magnifico massiccio del Monte Falterona e del Monte Falco; sulla destra altri siti dove in mezzo alla vegetazione si trovano mucchi di cartelle di plastica e detriti da prove di carotaggio abbandonate. Il sentiero passa attraverso una splendida faggeta e, incredibile agli occhi, appare il Rifugio Pian dei Laghi, come una fiaba, innevato, bivacco che accoglie per un riparo, un tavolo e le panche per una sosta, per chi camminerà oltre, verso il sentiero Europa E1 ammirando dai crinali spettacoli vertiginosi.

Sabato 17 Febbraio, il CAI di Forlì, il CAI di Faenza e il CAI di Firenze, il cui Ricorso al TAR è stato respinto per vizio procedurale, percorreranno insieme in Escursione questi sentieri, in tutela dei crinali del Monte Giogo di Villore Giogo di Corella contro il Progetto di eolico industriale autorizzato dalla Regione Toscana.  h6ps://www.facebook.com/share/p/hvsGjVVktyHEyBe2/

Ci auguriamo che a partire da ora, questi territori non siano trattati come delle discariche, ma salvaguardati e protetti, per la ricca biodiversità degli ecosistemi naturali ivi presenti e per la bellezza dei paesaggi appenninici mugellani che, in modo unico e originale, sono stati resi immortali da artisti famosi come Cimabue, Giotto e il Beato Angelico.

 

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