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Passato, presente e futuro di Sieci. Sono iniziate le riprese delle puntate che racconteranno il progetto "Nuova Brunelleschi"

Il futuro di Sieci

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Passato, presente e futuro di Sieci. Sono iniziate le riprese delle puntate che racconteranno il progetto "Nuova Brunelleschi" Passato, presente e futuro di Sieci. Sono iniziate le riprese delle puntate che racconteranno il progetto "Nuova Brunelleschi"
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Lunedì (22 giugno, ndr) vi abbiamo svelato la nascita della rubrica "Nuova Brunelleschi" che ha come protagonista proprio la storia ma anche e sopratutto il futuro della fabbrica che è stata il fulcro della vita economica di un intero territorio e l'ingranaggio che ha permesso l'evoluzione del paese di Sieci: Le Fornaci Brunelleschi o ex "Ceramiche Brunelleschi" (Leggi qui l'articolo).

Già molte persone in questi giorni si sono avvicinate con curiosità alle porte dell'ufficio della Cooperativa "Sieci Nuova" per soffermarsi ad ammirare il video del progetto di recupero della Brunelleschi realizzato dai neo-laureati in architettura Lapo Fioravanti e Fabio Ventimiglia. Qualcuno ha già esposto apprezzamenti e qualcun altro la volontà di rendersi partecipe, certamente un segnale positivo che fa comprendere l'importanza di un percorso partecipativo da parte della popolazione.

Interviste e video-reportage, queste alcune delle novità che vi avevamo anticipato. Siamo lieti di dirvi che le riprese hanno avuto inizio! Mercoledì, sotto gli occhi attenti di molti abitanti di Sieci incuriositi dalle telecamere, abbiamo fatto tappa in alcuni dei punti nevralgici del centro abitato della piccola frazione del Comune di Pontassieve: prima tappa alla Cooperativa Sieci Nuova, per poi spostarci al cancello di entrata della Fabbrica Brunelleschi ed ancora un passaggio davanti alla Chiesa di epoca romanica di San Giovanni Battista a Remole per poi infine concederci lo scorcio di un Sole estivo tramontante sull'Arno all'ombra della Ciminiera Brunelleschi.

Curiosi di conoscere la prima puntata video della rubrica? Non vi resta dunque che attendere lunedì 29 giugno!

Nel frattempo vi proponiamo una pillola storica della Fattoria di Poggio a Remole, produzione delle antiche Fornaci nel territorio pontassievese

Fino a tutto il XVII secolo sono state numerose le fornaci per la realizzazione di mattoni e calcina, di dimensioni medio piccole, sparse all’interno del territorio di Pontassieve, legate per lo più all’organizzazione produttiva della grande proprietà fondiaria della fattoria di Poggio a Remole

Diverse ragioni sono all’origine di questo stretto legame tra fornace e fattoria:

  1. L’organizzazione agraria mezzadrile, comporta la manutenzione da parte dei proprietari, di un notevole numero di edifici colonici a cui di deve aggiungere la fattoria stessa, spesso inserita in un contesto edilizio residenziale e produttivo di notevoli dimensioni.
  2. Le materie prime vengono estratte sul luogo, nei torrenti della grande proprietà, con il concorso della mano d’opera agricola e dei braccianti organizzata dalla fattoria, la quale spesso rappresenta l’unica risorsa della cagionevole economia preindustriale.
  3. Le fonti energetiche in quel periodo sono quasi in esclusiva di origine vegetale.
L’azienda all’epoca disponeva di materie prime di basso costo per alimentare la fornace e si suddividevano in due tipologie: la “stipa” materiale ricavato dal taglio del sottobosco e dai piccoli arbusti autoctoni ( ginestre, scope ecc..) e la “ fastella” fascinotti ricavati dal diradamento dei boschi.
Il carbone e la legna appariva materiale esclusivo delle aziende montane.


Alla fine del 700 quindi, le numerose fornaci presenti sul territorio sono utilizzate quasi esclusivamente a fine di auto-consumo.
Dal censimento promosso da Pietro Leopoldo nel 1766 sulle diverse attività del regno, nella comunità di Remole risultavano presenti 18 “fornaciai” di cui nessuno produceva prodotti per la vendita.


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