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2 gennaio 1425 Lorenzo Ghiberti e la Porta del Paradiso

Commissionata a Lorenzo Ghiberti la terza "porta del Battistero”.

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La porta del Paradiso La porta del Paradiso © Facebook
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A distanza quasi di un anno dal completamento della seconda, il 2 gennaio del 1425,venne commissionata a Lorenzo Ghiberti la terza "porta del Battistero” anche se dopo il contratto, fino alla metà del 1429, l'artista non iniziò il lavoro. L’opera ha avuto una lunga gestazione e realizzazione, 27 anni ci sono voluti per portarla a compimento.
Il programma delle storie da narrare era stato affidato, dall'arte di Calimala, a Leonardo Bruni e comprendeva ventotto formelle con storie del Vecchio Testamento ed anche alcune indicazioni generali molto importanti e significative Ma il Ghiberti, impose una decisa svolta stilistica, progettando una porta con soli dieci grandi scene di formato quadrato.

I dieci grandi riquadri sono collocati nei due battenti, cinque per parte: le due file verticali sono poi circondate da quattro cornici ciascuna, contenenti in tutto 24 piccole nicchie, nelle quali sono inserite dei personaggi biblici, alternate con 24 piccoli medaglioni dai quali sporgono dei busti (uno di questi si ritiene sia l’autoritratto del Ghiberti). Le figure e gli oggetti diminuiscono progressivamente creando un effetto prospettico, con una raffinatezza dei dettagli, degni di un’opera di oreficeria..

Le scene rappresentate sono più di 50 e sono da leggersi partendo dall’alto, da sinistra verso destra.

il 13 luglio 1452 i consoli di Calimala decidevano di collocare questa porta "in faccia alla cattedrale, a causa della sua bellezza", la tradizione vuole poi che essa sia famosa come la "Porta del Paradiso", Sarebbe stato Michelangelo a dire delle ante: "he elle son tanto belle che elle starebbon bene alle porte del Paradiso"

Le porte del Battistero che adesso vediamo sono delle copie, le originali si trovano al Museo Dell'opera del Duomo

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