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27 marzo sciopero COBAS di ALIA. Le richieste dei lavoratori

Il documento diffuso dai rappresentanti sindacali di base

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L’ecocentro L’ecocentro © Alia
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I COBAS di ALIA sul piede di guerra alla luce dell'ennesimo incontro con la Prefettura e la dirigenza aziendale che non ha dato i frutti sperati anche per la "non volontà di dialogo", su alcune questioni molto importanti, secondo i rappresentanti sindacali, che annunciano una mobilitazione. Di seguito il loro documento.

Con esito negativo anche dell’incontro in prefettura con la dirigenza aziendale, non rimane che lo sciopero di tutto il personale di Alia per manifestare contro il totale rifiuto al dialogo dell’azienda.

Le questioni sul tavolo sono:

La completa chiusura da parte della direzione a confrontarsi direttamente con i lavoratori e le organizzazioni sindacali non firmatarie di CCNL. E’ noto come siano state raccolte oltre 200 firme di lavoratori che chiedevano un incontro per migliorare l’impatto della svolta digitale impressa dall’azienda e che vede pesanti ripercussioni sul lavoro, il cellulare aziendale in primis e come ultimo arrivato a completamento dei tanti passaggi procedurali che obbligano il lavoratore ad interfacciarsi in rete con l'azienda per qualsiasi esigenza. Così come è altrettanto noto il fatto che come Cobas abbiamo chiesto moltissime volte di essere ricevuti dalla dirigenza per la discussione su problematiche di volta in volte sorte, ma sempre senza risultato.

Ricordiamo che siamo con RSU decaduta da Dicembre 2020 e trattando l’azienda solo con le oo.ss stipulanti e queste a loro volta solo con i propri iscritti, abbiamo più del 60% di dipendenti Alia che sono di fatto senza una rappresentanza sindacale diretta.

Inoltre, da circa 2 mesi assistiamo ad un aumento esponenziale del lavoro sulle domeniche non giustificato da richiesta dei comuni, quindi prettamente una questione organizzativa di Alia, che va a ricadere sulla qualità della vita di autisti, operatori, officine, amministrativi. A richiesta di produrre documento scritto del comune che chiede servizi aggiuntivi domenicali, la risposta è che ci dobbiamo fidare.

L’ipotesi di spalmare l’orario di lavoro su 5 giorni lavorativi con il probabile tentativo di far diventare la domenica giorno non festivo, va a creare difficoltà nella turnazione per le diverse esigenze territoriali legate ai servizi concordati con le amministrazioni comunali e non dà garanzie ai lavoratori di avere il riposo di sabato o di domenica.

Sappiamo che il malcontento è diffuso in tutte le direzioni territoriali, questa nuova direzione a guida Irace ha scontentato tutti e tutte.

Le DT secondo loro sono tutte uguali e pensano di risolvere i problemi curando solo l’immagine di ALIA e gestendo il personale in modalità digitale!

Se queste sono le premesse pensiamo che non c’è da aspettarsi nulla di buono dalla nuova Multiutility!

CHIEDIAMO:

  1. Che venga recepita la lettera con la quale furono raccolte più di 200 firme sull’innovazione digitale e si apra il confronto con i firmatari.

  2. Che venga sospeso l’aumento dei servizi sulla domenica per operatori, Autisti, Officine, Impianti, Responsabili di Zona ed aperto un confronto con i lavoratori e i loro rappresentanti.

  3. Che la dirigenza chiarisca le sue intenzioni su come intende gestire l’uniformazione degli orari lavorativi del personale operativo tutto.

  4. Il riconoscimento alla rappresentanza sindacale ai sensi dell'art.19 statuto dei lavoratori, per il COBAS ALIA.

    Manifestiamo Lunedì 27 Marzo!

Ore 9.30 Presidio Via Baccio da Montelupo 52

COBAS ALIA

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