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57° anniversario dell’alluvione di Firenze

Il sindaco Nardella: “Una cerimonia dal doppio significato: ricordare le vittime di allora e piangere quelle degli ultimi giorni”.

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Alluvione Firenze Alluvione Firenze © OkNews24
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La mattina di oggi sabato 4 novembre 2023 si sono svolte le celebrazioni per ricordare l’alluvione di Firenze del 1966. Prima una celebrazione eucaristica nella Basilica di Santa Croce poi la cerimonia del lancio di una corona d’alloro, parte del sindaco di Firenze Dario Nardella, dal Ponte alle Grazie dove, dopo la benedizione del fiume Arno da parte del Vescovo Stefano Manetti.
“Il dolore per quello che è accaduto a Campi, a Prato e negli altri comuni della Toscana è ancora più forte proprio oggi che ricordiamo l’alluvione del 1966 – ha dichiarato il sindaco Nardella -. Questa celebrazione di oggi ha un doppio significato: ricordare le tante vittime del 4 novembre 1966 e piangere quelle di questa alluvione. Rispetto a 57 anni fa sono state realizzate molte opere come le vasche di laminazione a Figline Valdarno o la diga di Bilancino: quest’ultima è stata molto utile per attenuare la portata della Sieve in Arno. Questo a dimostrazione che, se c’è l’impegno sulla tutela del territorio, si possono ridurre gli impatti anche di questi eventi estremi”.

“Anche quest’anno come nel 1966 è scattata una straordinaria gara di solidarietà – ha aggiunto il sindaco –. Ringrazio tutti coloro che si sono subito attivati: i volontari della Protezione Civile, Unicoop ed Esselunga per i quintali di viveri inviati al centro di raccolta per approvvigionare le famiglie isolate, la Curva Fiesole che si è messa subito all’opera per dare una mano alla Protezione civile, i tanti cittadini che hanno dato e stanno dando una mano, i nuovi Angeli del Fango”.

“Il 4 Novembre oltre a ricordare l’anniversario dell’Alluvione è anche il giorno in cui si ricordano le Forze Armate che proprie in queste ora stanno lavorando nelle zone che sono state alluvionate nelle ultime ore. Nella sala della Protezione Civile si sta lavorando, prima fra tutte la Prefetto Ferrandino, per il monitoraggio e per le operazioni di salvataggio. Ricordiamo le vittime dell’alluvione del 1966 – ha detto il presidente de Consiglio comunale Luca Milani ma anche le ultime vittime della recente alluvione. Sono tremila le famiglie isolate in Provincia di Firenze e tante quelle prive di elettricità e di acqua. Vedere oggi le immagini della biblioteca di Campi Bisenzio con i volumi, che sono la nostra cultura e la nostra storia, danneggiati fa veramente male e ci torna in mente quanto è capitato alla biblioteca Nazionale di Firenze 57 anni fa”. 

"Grande è il nostro dolore per la nuova ondata di maltempo che ha flagellato la Toscana, portando lutti e rovine. Ma, come 57 anni fa, non è mancata la solidarietà. Siamo una grande comunità, una comunità viva". Lo ha sottolineato l'assessora alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani che questa mattina ha deposto una corona di alloro alla lapide che ricorda, in Palazzo Vecchio, l'alluvione del 1966.
"Firenze fu devastata e il suo patrimonio culturale venne duramente colpito - ha aggiunto - ma abbiamo anche il dovere di ricordare che la nostra città ha saputo rialzarsi, lentamente, ha ricostruito il suo patrimonio culturale grazie ai suoi restauratori, ai suoi storici dell’arte, agli architetti. Soprattutto, ha saputo rialzarsi nei giorni immediatamente successivi grazie agli Angeli del fango".
"E anche giovedì scorso - ha concluso l'assessora Giuliani - si è mossa una grande catena umana, che ha visto insieme soccorritori, amministratori, forze dell'ordine e anche sacerdoti."

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