Nella foto: la Sala de' Dugento con tutti gli arazzi, come si presentava all'epoca di Cosimo I © Facebook
Il Consiglio Comunale ha sede nella parte antica di Palazzo Vecchio, nella Sala de’ Dugento, che fin dalla costruzione del Palazzo dei Priori aveva una funzione assembleare, traendo il proprio nome dal numero dei possibili partecipanti.
In realtà, l’organo rappresentativo di Firenze, Comune autonomo, ha subito frequenti cambiamenti sia nel numero dei membri sia nei poteri, motivo per cui il luogo delle assemblee divenne in seguito il Salone dei Cinquecento.
La struttura attuale della Sala de’ Dugento risale all’epoca di Lorenzo il Magnifico. Fu Benedetto da Maiano a progettare i lavori, che compresero anche la decorazione del soffitto con stucchi elaborati e il portale marmoreo d’ingresso, sul quale campeggia il simbolo del SPQF, Senatus Popolusque Florentinus.
A partire dal 1545, per volontà di Cosimo I, la sala venne impreziosita con raffinati arazzi raffiguranti le Storie di Giuseppe Ebreo, realizzati da esperti tessitori fiamminghi su cartoni di Bronzino, Pontormo e Salviati. Oggi questi arazzi sono visibili a rotazione, a gruppi di quattro, in occasione della mostra “Il ritorno di Giuseppe principe dei sogni”, conclusasi il 29 agosto 2021.
La funzione assembleare originaria fu ipotizzata per la Sala con lo Statuto Leopoldino del 1848, ma solo nel 1871 la Sala de’ Dugento venne ufficialmente scelta per ospitare il Consiglio Comunale. Il trasferimento degli uffici da Palazzo Spini-Ferroni, dove si trovavano allora, a Palazzo Vecchio richiese circa tre anni. La Giunta tenne la sua prima riunione l’11 settembre 1872 nella Sala di Leone X, mentre il Consiglio si insediò nella Sala de’ Dugento il 9 dicembre 1873, mantenendo questa sede ininterrottamente fino ai giorni nostri.
La seduta inaugurale fu un evento di grande richiamo, con una vasta partecipazione di pubblico, curioso di assistere a questo momento di rilievo per la vita politica cittadina.
