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Aeroporti, sciopero del personale handling a Firenze e Pisa. “Lavoro sempre più povero e precario

Vania Meloni (Usb): “Senza i giusti investimenti, si rischia un pericoloso meccanismo al ribasso”.

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Controlli all’aeroporto di  Firenze Controlli all’aeroporto di Firenze © Ok!News24
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Oggi hanno incrociato le braccia per quattro ore dalle 13 alle 17 i lavoratori dei servizi handling degli aeroporti di Firenze e Pisa.
Il personale dei servizi aeroportuali a terra sta chiedendo da tempo condizioni migliori, con i sindacati di base che hanno lanciato da anni l’allarme che vede la liberalizzazione portare un meccanismo al ribasso della qualità dei servizi.
“I presupposti di questa nuova fase dovevano essere un miglioramento delle condizioni, ma è stato esattamente l’opposto denuncia Vania Meloni, Usb Firenze –. Lo diciamo da 15 anni. La libera concorrenza per i servizi di handling per gli aeroporti vuol dire dumping salariale, condizioni lavorative sempre più precarie, salute e sicurezza vengono toccati tutti i giorni pericolosamente. È un circolo vizioso difficile da arrestare. Ci stiamo trasformando in un libero mercato al massimo ribasso.
Chiediamo investimenti in personale, formazione e mezzi. È necessario che le due aziende Tah e Consulta facciano gli sforzi necessari per un servizio degno di aeroporti che sono in una delle regioni più famose al mondo. La Toscana ha un’immagine da difendere. La politica ha voluto lo spacchettamento dei due aeroporti. Ora è importante che si mantenga alta l’asticella delle condizioni di vita, di lavoro, di salario, di un servizio dignitoso da garantire. Sembra quasi che sia il gestore Toscana aeroporti che la politica si siano dimenticati e distratti da quello che è il motore che fa funzionare tutto, il servizio ai passeggeri”.

In quota Consulta per i servizi handling lavorano circa 150 persone tra Firenze e Pisa, mentre 320 sono nella società di servizi aeroportuali che per prima è nata dal gestore Toscana Aeroporti, venduta nel 2022 al gruppo Gh. I sindacati hanno sempre posto l’attenzione sul violento dumping salariale in atto, questa liberalizzazione che permette di aumentare gli utili dell’impresa, avere costi più bassi ed essere più competitivi sul mercato.

“Se si utilizza l’orario spezzato che non è previsto nel contratto nazionale senza un accordo sindacale, così come sta facendo la Consulta, automaticamente Tah farà la stessa cosa – spiega Meloni – Ed ecco che si innesca un circolo vizioso e si scade verso il basso. Poi è difficile uscirne. Spacchettare gli aeroporti è stata una decisione politica, quindi spero che ora si faccia qualcosa. Abbiamo un incontro con la Regione il prossimo 17 settembre. Il lavoro nelle handling sta perdendo sempre più appeal rispetto a 20-30 anni fa”.

La ragione? “È un lavoro povero e precario ormai. Il part-time è diventato il contratto principe almeno da un decennio. Il full-time viene dato solo qualora si fa carriera interna, ma sono scelte che dipendono dall’azienda. Bisogna invertire la rotta e fare in modo che il full-time torni centrale negli aeroporti. Tra l’altro, una pratica sempre più frequente è quella delle dimissioni volontarie. C’è una grande fuoriuscita di personale che si dirige verso altre aziende. Lasciano un lavoro altamente stressante, specie durante l’estate. La stessa azienda ha trovato difficoltà a reperire personale negli ultimi tempi. Se si impoverisce l’offerta, anche la domanda viene meno”

Usb chiede massima attenzione ai servizi aeroportuali, alle complessità del settore che rischia di danneggiare i lavoratori, ma anche gli utenti.
“L’aeroporto è un sistema complesso – ricorda Vania Meloni –, deve garantire servizi efficienti e soprattutto bisogna fare attenzione alla sicurezza. Non credo che gli utenti abbiano trovato un miglioramento di servizio, bensì un peggioramento. Per esempio a livello di mezzi nel settore Airside, cioè tutto quello che succede dopo l’uscita d’imbarco, quello che ruota intorno all’aeromobile. Abbiamo mezzi complessi che dovrebbero essere più efficienti, come i mezzi per sollevare un aeroplano e lo scalo passeggeri. Ancora non abbiamo visto investimenti in questo settore. Bisogna evitare il dumping. Quando le condizioni lavorative e salariali vanno così in basso, si va a intaccare una sfera molto delicata. Ci auguriamo che al tavolo in Regione si prenda una diversa piega e si tenga nella giusta considerazione il lavoro delle handling”.

Pieno sostegno alla protesta da parte dei consiglieri Dmitrij Palagi di Sinistra progetto Comune e di Ciccio Auletta, Diritti in Comune di Pisa. “Lo sciopero, per la prima volta, coinvolge entrambe le società che gestiscono questi servizi, ovvero Toscana Aeroporti Handling e Consulta. Si tratta di un fatto di grandissima rilevanza politica e sindacale, in quanto si uniscono le vertenze dei dipendenti di due aziende, riunendo in un’unica lotta ciò che le liberalizzazioni selvagge hanno provato a spacchettare e dividere per comprimere salari e diritti”.

 

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