E ora la battaglia per il campo. San Francesco, Pelago – Campioni! Ieri pomeriggio domenica 17, fischio d’inizio alle ore 15:30, l’Albereta’72 si è aggiudicata il secondo campionato della propria storia recente, battendo 3-1 l’Indominata Quarata, squadra a poco meno di mezza classifica a questo punto culminante della stagione. L’ultimo titolo vinto risale alla stagione 2007/08 sempre nel campionato di Terza Categoria. La partita – Si decide tutto nel corso del primo tempo. A siglare il vantaggio è il solito Bracaglia, quest’anno marcatore di poco più di una quindicina di reti. A siglare il pareggio pochi minuti dopo è invece il Quarata, che sembra voler guastare la festa, dato che ai bianco-rossi mancavano ancora 2 punti in classifica per la matematica certezza di vittoria prima di questa gara. Invece la prossima ed ultima partita sul campo dell’Ottaviano Pazzi Valdarnia sarà solo un appuntamento dal risultato ininfluente, magari per dare spazio alle riserve. Sempre nel corso del primo tempo, ecco che si profila l’occasione per un nuovo vantaggio con un calcio di rigore concesso all’Albereta, battuto e sbagliato da Vigliotti, ma per fortuna arriva il numero 8 Miccinesi – migliore in campo - a ribadire in porta per il 2-1. Chiude di fatto marcature e partita Nassi, concedendo alla propria squadra il doppio vantaggio, sul liscio del portiere avversario. Il secondo tempo di gioco è dedicato alla festa. Con cori per la squadra, Mister Rabarbari, il Capitan Chiavacci, e per il resto dello staff tecnico e della società. Una vera e propria festa, con trombette striscioni, bandiere, addirittura con fuochi d’artificio e fumogeni portati dai tifosi. Con il fischio finale molti applausi, il saluto della squadra e l’immancabile coro “Ale Dale Albe” intonato dai giocatori seduti dinanzi al pubblico, prima di esplodere nei festeggiamenti. Subito dopo la partita, giro di campo in ape e rinfresco per tutti. In conclusione della bella giornata la sfilata per le vie del paese dei protagonisti in corteo, inneggiando il coro “Ma tanto già lo so - che l’anno prossimo - non gioco il sabato”, perché in seconda categoria si gioca solitamente di domenica. Per vedere gli spassosi festeggiamenti: https://www.facebook.com/DaleAlbe Una grande soddisfazione per tutte le persone coinvolte, anche molti ex giocatori, allenatori e dirigenti, segno di una situazione sportiva sicuramente in ottima salute. E non a caso, nonostante i limitati mezzi e i minimi investimenti strutturali negli anni, riesce ad imporsi contro avversarie molto più attrezzate. Ma veniamo alla questione paradossale, l’Albereta ’72 la prossima stagione rischia di doverla giocare al Campo sportivo di Pelago. Senza voler entrare nelle questioni sportive pelaghesi, che stanno andando "malino" da qualche anno. E’ abbastanza assurdo che una struttura come il Terenzi di San Francesco, seppur necessiti di interventi importanti di adeguamento, rischi di essere abbandonata nell’anno di maggior successo. Il culmine di un progetto sportivo solidale, che ha messo al primo posto i ragazzi giovani, tutti della frazione o del circondario, riuscendo a “fare movimento”, mettere in circolo quelle “energie sociali” che sennò rischierebbero di rimanere senza punti di riferimento, un po’ smarrite. In un luogo che - non ha poi molto altro da offrire - come scritto dalla nostra redazione già in precedenza, oltretutto in una già così complicata situazione di occupazione, soprattutto giovanile. Chiudere il “Cibali” sarebbe un errore, una ferita, che si spera non venga aperta. Non sarebbe un dramma giocare per un po’ presso la struttura di Pelago, ma in contemporanea ad una ristrutturazione del campo dell’Albereta. Anche perché è una struttura che non deve essere vista come un “doppione” nel Comune di Pelago, ma piuttosto una risorsa per la Valdisieve, nell’asse Pontassieve-Rufina, dato che già diverse squadre hanno utilizzato l’impianto in collaborazione: scuole calcio, giovanili e senior, dal rugby al basket, fino alla ginnastica o addirittura alle manifestazioni equestri. Non esplorandone ancora tutte le potenzialità. L’Albereta ’72 è stata in grado di lottare in campo e vincere. Adesso è venuta l’ora di giocare quest’altra importante partita - tutti assieme, anche i cittadini - per lottare e vincere ancora fuori dal campo, ma questa volta per il proprio campo.