Polizia di Stato - immagine di repertorio © Polizia di Stato
"I recenti accadimenti – esordisce Riccardo Ficozzi, Segretario Generale Siulp Firenze – non
possono passare inosservati.
A partire dal recente caso di stupro di una giovane dall’accoltellamento di un ragazzo, fino ad arrivare alle raccapriccianti immagini di un cittadino extracomunitario che, in pieno giorno, distrugge una vetrina nel successivo tentativo di rubare una motocicletta devono necessariamente richiamare l’attenzione su quello che sta accadendo in questa città.
Da sempre – prosegue Ficozzi – sosteniamo che questo capoluogo è ampiamente sottostimato nell’organico di appartenenti alle forze dell’ordine in servizio nella città ed il degenerare degli accadimenti a cui stiamo assistendo, purtroppo, ne è la riprova.
Continuare a prevedere un organico al pari di città che, di fatto, hanno una presenza di cittadini dimezzata rispetto a quanti quotidianamente si trovano a Firenze (tra residenti e turisti che, nei fatti, raddoppiano il totale di persone presenti), è assurdo e propedeutico di un inarrestabile degenerare degli standard di sicurezza.
Donne e uomini della Polizia di Stato – insiste il Segretario – stanno facendo uno sforzo enorme per cercare di mantenere elevata la sicurezza dei cittadini ma, oggettivamente, anche la recente
statistica che vede Firenze sul podio delle città in cui vengono sporte il maggior numero di
denunce è emblematica di un enorme numero di reati che vengono commessi.
In tutto ciò – lancia l’allarme Ficozzi – non può passare inosservato e non destare preoccupazione il conseguente ed ovvio disappunto dei cittadini che, sempre più spesso, invocano il ricorso al “farsi giustizia da soli”.
Riteniamo e lo diciamo da sempre – chiosa Ficozzi – che l’unica soluzione utile a contrastare reati di microcriminalità sia il capillare controllo del territorio ma, per poterlo attuare, necessitano personale, mezzi e risorse che non possono più trovare sfogo in slogan della politica fini a ste stessi o in soluzioni tampone bensì necessitano di provvedimenti strutturali, concreti e di urgente concretizzazione.
E’ innegabile la pronta risposta delle forze dell’ordine che sempre più spesso riescono ad
assicurare alla giustizia i malviventi ma – conclude – la vera questione è riuscire a prevenire
la commissione di crimini prima ancora che reprimerli e ciò può accadere solo con misure
di deterrenza quali, appunto, il controllo capillare della città.


