A spoglio avvenuto di tutte le 360 sezioni di Firenze un primo bilancio sulle preferenze lo possiamo fare anche perché le sorprese non mancano.
Per le elezioni amministrative hanno votato 185.954 fiorentini, il 64.4% degli aventi diritto, una buona affluenza anche se per sapere chi siederà nella sala di Clemente VII si dovrà attendere il ballottaggio del 23 e 24 giugno, tra Sara Funaro esponente del centrosinistra e Eike Schmidt appoggiato dal centro destra.
In Salone dei Duecento entreranno 36 consiglieri comunali e solo dopo il ballottaggio sapremo chi, vincendo si poterà a casa il 60% dei seggi.
Impossibile dire quindi adesso chi entrerà in consiglio comunale anche se le preferenze personali dei singoli candidati consiglieri e le percentuali delle singole liste qualcosa già dicono.
Partiamo dal centrosinistra. Se a vincere al ballottaggio dovesse essere Funaro, al Pd (30.04%) potrebbero andare ben 16 consiglieri comunali.
La regina delle preferenze in quota dem è Letizia Perini giovane rampante consigliera uscente e "parente d'arte" (figlia di Nicola presidente Publiacqua e nipote di Serena presidente del Quartiere 3) che in una ipotetica giunta Funaro è in odore di assessorato nonostante la gravidanza avanzata (il compagno conosciuto nel salone dei Duecento è l'ex leghista Emanuele Cocollini, già vice presidente vicario del consiglio comunale e attuale presidente dell'associazione fiorentina Italia-Israele).
Ha ottenuto ben 1199 preferenze, anche se è lontanissima da quanto ottenne nel 2019 Cecilia Del Re che rimane record women con ben 2697 preferenze, Sicuramente in Palazzo Vecchio siederà anche Jacopo Vicini giovanissimo ma già navigatissimo in quanto importante uomo ombra d'apparato, già nello staff di Dario Nardella ed ex presidente di Destination of Fllorence con 961 preferenze.
Ottimo risultato anche per la giovane Laura Sparavigna, consigliera uscente che si riconferma migliorandosi di oltre cento preferenze e arriva a 886.
Ottima performance anche per la contestata assessora alla sicurezza Benedetta Albanese (819) per il presidente del consiglio comunale uscente Luca Milani (812), l'assessore allo sport uscente Cosimo Guccione (778), il sempreverd Fabio Giorgetti (746).
Da segnalare le 724 preferenze ottenute dall'ex senatrice Caterina Biti già presidente del consiglio comunale ai tempi di Matteo Renzi. Per lei quassi certo un ritorno.
Sempre in caso di vittoria del centrosinistra, tre consiglieri potrebbero andare alla lista civica di Funaro (6.16%).
In questo caso entrerebbero Michela Monaco (433 preferenze) che riesce nel ribaltone di entrare in consiglio comunale con la compagine opposta di quella che la fece debuttare nel 2019. Gi altri due dovrebbero essere il secondo piazzato Marco Semplici ex di Forza Italia (296) e terzo Marzio Mori, direttore dei servizi Fondazione Caritas Firenze.
Buona la performance di Alleanza Verdi Sinistra con il 5.4% che dovrebbero portare anche loro tre consiglieri sempre in caso di vittoria di Funaro. Inatteso il grande risultato dell'associazione politico-ecologista Ecolò da cui arriveranno, sempre in caso di vittoria, due consiglieri che sarebbero Caterina Arciprete, che raccoglie il risultato stratosferico (considerando anche il valore complessivo della lista) di 622 preferenze, e Giovanni Graziani con 535. Il coordinatore cittadino di Sinistra italiana Vincenzo Pizzolo è solo terzo (342), ma dovrebbe comunque entrare in consiglio.
Sul fronte del centrodestra che appoggia Schmidt Fratelli d'Italia col 13,15% potrebbe avere - se non a prendere Firenze - quattro consiglieri.
Qui la sorpresa è che per un solo voto Angela Sirello ex consigliera del Quartiere 5 con 1126 preferenze batte l'ex capogruppo uscente Alessandro Draghi che si ferma a 1125 preferenze. Oltre le 1000 preferenze anche il giovane ex Lega ed ex consigliere anche lui al Quartiere 5 Matteo Chelli 1010 forte dell'accoppiamento con la record women. Il quarto consiglliere dovrebbe essere Giovanni Gandolfo con 807. Senza il ribaltone ai ballottaggi resta fuori la notaia Alessia Galdo che tanto si è spesa in campagna elettorale con 507 preferenze e a sorpresa l''ex superpoliziotto Roberto Sbenaglia (sicuro assessore alla sicurezza in caso di vittoria del centro destra) che non sfonda ed è sesto con 272 preferenze.
La Lista civica Eike Schmidt Sindaco vera protagonista della corsa che arriva al 9.58% potrebbe avere tre consiglieri (in caso di sconfitta al ballottaggio). Su tutti l'ex sindaco di Signa ed ex consigliere regionale Pd Paolo Bambagioni (612 preferenze), seguito da Massimo Sabatini l'uomo tuttofare della campagna elettorale (316) e Leonardo Focardi (178).
La Lega in caduta libera non va oltre il 5.06% e potrebbe avere un solo consigliere in caso di sconfitta di Schmidt (nel 2019 ne portò nel Salone dei Dugento ben sei!) e sarebbe l'avvocato Guglielmo Mossutto che con 578 preferenze doppia Giovanni Galli (272), debacle per il capogruppo uscente Federico Bussolin salviniano di ferro fermo a 204 che senza vittoria del tedescone saluterà Palazzo Vecchio. "L'impresentabile" Alessio Di Giulio condannato per istigazione all'odio razziale si ferma a sole 86 preferenze.
In Forza Italia (4.23%) dopo 20 anni in consiglio comunale solo la vittoria di Schmidt al ballottaggio con Funaro potrebbe consegnare ancora un seggio a Mario Razzanelli (190 le sue preferenze) battuto dal presidente della Misericordia di Campo di Marte Alberto Locchi (290).
'Al centro con Saccardi' dalla vicepresidente renziana Stefania non fa il risultato atteso e non sfonda il muro psicologico del 10% fermandosi solo a poco più del 7%. Avrà probabilmente solo due consiglieri. Quasi scontata la sua rinuncia per rimanere in Regione entreranno a Palazzo Vecchio il sindaco uscente di Bagno a Ripoli Francesco Casini 1.500 (recordman assoluto di preferenze) e con lui il coordinatore fiorentino di Iv e figlio del compianto Graziano Francesco Grazzini (928 preferenze).
Fuori da Palazzo Vecchio e molto distanti le due consigliere renziane uscenti: Mimma Dardano e Barbara Felleca, che cinque anni fa erano entrate, rispettivamente, con Lista Nardella e il Pd.
Firenze Democratica di Cecilia Del Re (6.21%) dovrebbe avere due seggi (ma non è certo, forse sarà solo uno): uno all'ex assessora e, in ballo, uno al professor Marco Tognetti, appoggiato da Tomaso Montanari, che ottiene 563 preferenze.
Sinistra Progetto Comune di Dmitrij Palagi (5.45%) perde pezzi e dovrebbe avere un solo consigliere, lui stesso, che era il candidato sindaco, fuori Antonella Bundu (691 preferenze) ex candidata sindaco nel 2019.
Stessa sorte per il Movimento 5 Stelle (3.35%) che sul filo di lana porta nel salone dei Duecento il solo candidato sindaco Lorenzo Masi. Fuori Il capogruppo ed ex candidato sindaco uscente Roberto De Blasi.