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Angeli mugellani salvano un senza fissa dimora da un malore. La bella storia

Grazie al loro intervento una tragedia è stata evitata a Santa Maria Novella. Ricordiamoci: "Mai girarsi dall'altra parte"

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Una delle persone aiutate Una delle persone aiutate © OK!Mugello
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Oggi (mercoledì 13 aprile) rilanciamo una bellisima storia che per protagonisti alcuni mugellani. Una storia che questa mattina il nostro direttore, Nicola Di Renzone, racconta sul quotidiano La Nazione. Protagonisti sono, dicevamo, alcuni mugellani che domanica sera si trovavano a Firenze per l'emergenza freddo e per aiutare con cibo, bevande calde e coperte, i senza fissa dimora a superare le temperature ancora rigide delle notti di questo inizio di primavera. Un'attività della quale abbiamo già parlato nei giorni scorsi (clicca qui) e che ora si arricchisce della cronaca di questo salvataggio:

 “Domenica notte poco dopo le una, mentre eravamo alla stazione di Santa Maria Novella per distribuire ai senza fissa dimora coperte, alimenti e bevande calde, ci siamo accorti che una delle persone che solitamente assistiamo (un 70enne di origine straniera) stava accusando i sintomi di un grave malore”. La drammatica testimonianza arriva da uno dei volontari della Misericordia di Bivigliano, Giordano Nencetti, che continua il suo racconto di quegli attimi che, probabilmente, hanno salvato la vita all’uomo: “Abbiamo visto subito - continua il volontario - che era in difficoltà: a tratti perdeva conoscenza, accusava pallori, dolore al petto, faticava a respirare e a momenti si riprendeva. Ma continuava ad avere dolore sotto il braccio sinistro ed al collo. Tutti i sintomi - conclude - di un grave malore. Siamo anche noi soccorritori di livello avanzato, e li conosciamo bene”. Allora gli angeli mugellani, che quella sera erano insieme ai volontari Avis di Scarperia e San Piero, hanno fatto sdraiare l’uomo, gli hanno prestato i primissimi soccorsi ed hanno chiamato l'ambulanza dei ‘colleghi’ fiorentini. Che, arrivati in breve sul posto, hanno portato il poveretto all’ospedale di Santa Maria Nuova, dove ha ricevuto le cure adeguate. 

“Siamo stati - conclude il soccorritore mugellano - al posto giusto nel momento giusto; altrimenti forse la mattina dopo avremmo letto di una tragedia a Santa Maria Novella”. E aggiunge un messaggio a nome di tutti i suoi colleghi soccorritori: “E’ importante l’attenzione agli altri. Dobbiamo cercare di non essere mai indifferenti a certe situazioni, perché l’indifferenza può portare a epiloghi tragici, come potrebbe essere stato in questo caso”. 

Ricordiamo che la Misericordia di Bivigliano da alcuni anni partecipa all’iniziativa ‘Emergenza freddo’, del coordinamento delle Misericordie fiorentine. Quest’anno poi, grazie ad un bando di Publiacqua, si sono dotati anche di un container coibentato con scaffalature per disporre i materiali da donare (progetto I Care, container di caldi abbracci). E ogni domenica sera dal Mugello partono uno o due mezzi carichi di volontari e di materiali, coinvolgendo anche cittadini e membri di altre associazioni mugellane. 

Una sorta di ronda che rispetta un percorso ormai abituale, fatto dai luoghi frequentati ed ‘abitati’ da queste persone; con le loro storie ed i loro vissuti. Come nel caso di Salvatore, che da anni ogni sera pulisce il sottopasso pedonale delle Cure. E che rappresenta ogni domenica la prima tappa del loro giro di solidarietà. 
Fonte La Nazione

 

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