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Anpi Londa crea una raccolta fondi per le donne afghane: perseguitate dai talebani, la storia di H.

La storia di una donna di Herat in una situazione drammatica. L'aiuto dal piccolo Comune della Valdisieve

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Donne afghane - afghanistan, burka Donne afghane - afghanistan, burka © Pixabay
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In Afghanistan il governo talebano perseguita le donne e il resto della popolazione, adotta la «legge del taglione» e la lapidazione. 

La sezione Anpi Londa si è resa disponibile a essere punto di riferimento per una raccolta fondi di solidarietà verso le donne afghane. Una in particolare, H. di Herat, alla quale stanno dando aiuto da un anno per aiutarla a scappare, perché è nel mirino dei talebani, in quanto era una giornalista.

"Stiamo cercando di raccogliere i fondi necessari a ottenere il passaporto per lei e per il fratello, senza il quale non può muoversi come donna nel suo paese . Abbiamo certezza della sua identità e della sua condanna da parte dei talebani grazie al suo contatto diretto con il giornalista italiano Fausto Biloslavo", spiega l'associazione di Londa. 

«Salvateci. Mia madre è vedova e ha le lacrime agli occhi. Papà è stato ucciso dai talebani. Non ci permettono di andare più da nessuna parte, né a studiare, né a lavorare. Vogliamo scappare e venire in Italia, ma non ci danno neanche il passaporto. Aiutateci a trovare una nuova vita. Siete la nostra ultima speranza». La drammatica richiesta di aiuto arriva da H., una giovane di Herat, che ha fatto la giornalista prima della vittoria dei talebani. Da mesi si aggrappa a una chat con un gruppo di italiani che vuole salvarla portandola in Italia, ma i soldi raccolti non sono serviti a ottenere sotto banco i passaporti per la fuga verso la libertà." Questo è una parte dell'articolo di Biloslavo dove la ragazza fa appello raccontando la sua drammatica situazione.

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