Ormai sono giunti all'esasperazione. Non ce la fanno più i bagnini della piscina comunale Costoli, la più grande e frequentata della città a sostenere una situazione che, giorno dopo giorno degenera sempre più e così domenica incroceranno le braccia e sciopereranno.
Il motivo? E' il rappresentante del gruppo di bagnini il veterano Alberto Lungherini a comunicarlo ai colleghi de La Nazione, ma motivi evidenti a tutti coloro che, almeno una volta, sono andati a concedersi qualche ora di relax e refrigerio nel grande impianto.
"Parecchi. – dice seccato ma risoluto Alberto Lungherini -forse da fuori non ci si rende conto di quello che ci succede qui ogni giorno: minacce, provocazioni, perfino botte".
Quasi ogni giorno le Forze dell'Ordine devono intervenire chiamati da bagnanti esasperati o dagli addetti stessi.
Oltre ai furti e borseggi quasi quotidiani il livello di micro criminalità fra le vasche si è alzato a tal punto da coinvolgere gli stessi operatori che lavorano per la sicurezza e l'incolumità delle persone.
Racconta Lungherini uno egli ultimi episodi. "Stavo effettuando un salvataggio nella vasca dei tuffi e, come da prassi, i miei colleghi avevano bloccato i tuffi degli altri bagnanti. Un giovane però ha continuato imperterrito a buttarsi in acqua nonostante i richiami.
Quando gli ho detto di smetterla, ha dato due bracciate, ha raggiunto la scaletta e mi ha affrontato colpendomi con un pugno. E’ assurdo che accadano queste cose".
"Ci sentiamo abbandonati, – riprende Lungherini – ogni volta che invitiamo alcuni di questi giovani sbandati, che arrivano in particolare nel pomeriggio quando il costo del biglietto per l’accesso alla piscina è ridotto, in cambio riceviamo minacce del tipo ’Ti aspettiamo qui fuori’, oppure ’Se hai coraggio vieni stasera in Santo Spirito’.
Assurdo, noi stiamo soltanto facendo il nostro lavoro. Oltretutto quando le situazioni degenerano molta gente, specie chi è a bordo vasca con i bambini, se ne va...".
Da qui la decisione forte di fermarsi nella prima domenica d'agosto: "Domenica incrociamo le braccia, stiamo preparando dei cartelli dove spiegheremo tutto ai fiorentini. Nella speranza che questa protesta serva a qualcosa".
Da Palazzo Vecchio interviene la neoassessora allo sport Letizia Perini, che tenta di smorzare i torni pur non negando che qualche problema c’è.
"Purtroppo, in una struttura nella quale nel fine settimana passano almeno duemila persone, può capitare che spuntino anche una decina di scapestrati. Ci siamo comunque già attivati grazie alla disponibilità della polizia municipale. I vigili fanno almeno un passaggio pomeridiano e hanno garantito un numero fisso per segnalare situazioni difficili senza passare dai centralini. Sabato (domani ndr) sarò comunque presente io stessa alla piscina per controllare".
Forse alla neo assessora e gli perdoniamo il noviziato sfugge che il problema non riguarda il fine settimana ma tutti i santi giorni. Il nostro consiglio è di farsi un giretto fra le vasche e parlare come abbiamo fatto noi con le molte famiglie con bambini anche piccoli che frequentano la vasca e che spesso evitano la Costoli perché ben che vada vengono derubati mentre i bimbi che vogliono giocare facendo i tutti se la devono vedere con i maranza in mutande che spadroneggiano (e minacciano i bagnini).
Il problema c'è, da tempo ed è evidente e forse servono interventi più efficaci, sempre che questa nuova giunta continui a negare che in città abbiamo un enorme problema di sicurezza che si riverbera anche fra le piscine della Costoli.
Sul tema intervengono anche il segretario comunale Lega Firenze, Barbara Nannucci, e dil capogruppo Lega al Quartiere 2, Stefano Nencioni.
"Abbiamo appreso dalle molteplici segnalazioni ricevute e dalla stampa locale del caos che si sta vivendo (e siamo solo ad inizio agosto!) alla Piscina Costoli ormai scenario di minacce e liti scaturite da gruppi di giovani che si sentono padroni di fare e dire quello che vogliono cancellando la quiete che ogni utente viene a cercare in questa caldissima estate.
Non basta l'annunciato controllo solo pomeridiano alla piscina. La Giunta prenda invece un impegno vero e serio per un presidio fisso e costante della Polizia Municipale fino almeno alla fine del mese di settembre oppure pensi a proporre una convenzione con istituti di Vigilanza Privata per garantire la sicurezza durante tutto l'orario di apertura.
Gli utenti ed i residenti chiedono aiuto e vanno ascoltati. Le scene di questi giorni non sono tollerabili.
La nostra totale solidarietà va ai lavoratori che non possono assolutamente convivere quotidianamente in un degrado simile. “Ogni giorno costretti a subire minacce, provocazioni, perfino botte!”. La gente d'altronde vuole soltanto potersi riposare al sole e farsi un bagno senza rischi ed i lavoratori avere altrettanta sicurezza. È così difficile da comprendere?"