
La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio per un bracconiere pratese di 46 anni, accusato di tentato omicidio per aver sparato e ferito gravemente un ispettore della Polizia provinciale la sera del 20 agosto 2024, nella riserva La Dogana, a Barberino del Mugello. A renderlo noto questa mattina il quotidiano La Nazione.
Del fatto, a suo tempo, avevamo parlato anche sul nostro giornale (Leggi qui l'articolo). Durante l’udienza preliminare l’ispettore ferito ha chiesto e ottenuto di costituirsi parte civile. La procura ha inoltre formulato un’accusa nei confronti della compagna del bracconiere, che rischierebbe il processo per concorso materiale e ideale nel tentato omicidio.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno ricostruito gli eventi, secondo i quali quella sera il bracconiere e la sua compagna si sarebbero trovati in un casale all'interno della riserva di caccia e dopo aver sparato all’ispettore, i due si sarebbero allontanati.
Dalle successivi perquisizioni, la polizia giudiziaria avrebbe inoltre rinvenuto numerose armi e munizioni da caccia nella struttura, tra cui diversi bossoli esplosi.
Secondo la procura, il bracconiere, nei giorni precedenti all’incidente, avrebbe notato i controlli effettuati dalla polizia provinciale e, insofferente verso le attività di monitoraggio, avrebbe deciso di sparare all'ispettore utilizzando un visore notturno, da una finestra del casale. Il poliziotto rimase gravemente ferito al braccio destro.
L'udienza preliminare ha dunque fissato il percorso giudiziario che potrebbe portare alla definizione di un processo per il bracconiere e la sua compagna, entrambi accusati di aver messo a rischio la vita dell'ispettore durante il servizio di sorveglianza nella riserva.