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'Da consumarsi preferibilmente in equilibrio'. Grande Daniela Morozzi al Corsini

Eccezionale Stefano "Cocco" Cantini e tra il pubblico anche Irene Grandi.

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Lo spettacolo Lo spettacolo © Massimiliano MIniati
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E' con il pretesto di acquistare un biglietto del treno con carta di credito e l'operazione dell'inserimento dei dati anagrafici che Daniela Morozzi apre il suo bellissimo spettacolo "Da consumarsi preferibilmente in equilibrio", andato in scena al Corsini di Barberino.

Il nome, il cognome ed il giorno e mese di nascita sono facili, è per l'anno che dobbiamo scorrere a ritroso, e per chi come lei ormai cinquantenne  con ipotalamo imbizzarrito, l'impresa diventa il pretesto per scorrere cinquant'anni della nostra storia, dalla più recente epidemia ai fatti salienti della vita dell'attrice e della storia d'italia e non solo.

Un percorso nel passato che proietta il pubblico da Falcone e Borsellino alle torri gemelli, alla strage alla stazione di Bologna, ai movimenti studenteschi , al giorno del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, e alle Big babol ed al loro mondo di palloni rosa.

La Morozzi che avevamo ammirato fino alla settimana scorsa nella fiction "Lea" accanto ad Anna Valle, è straordinaria. Divertente ma mai banale neppure quando parla di menopausa o delle fialette con lo stantuffo che la madre le dava perchè pensava fosse inappetente e che ancora oggi a quarant'anni di distanza perpetuano nel loro miracolo.

Fermati Daniela fermati, scherza sulla frase conclusiva dello spettacolo.  Con queste parole  aveva chiuso la prima nazionale al Puccini proprio pochissimi giorni prima della chiusura dei teatri, sono stata accontentata, siamo stati i primi a chiudere e gli ultimi a riaprire perchè l'arte è superflua, quindi chiude la serata di Barberino con "Pace Daniela Pace"

Il pubblico applaude questo mixage perfetto di ironia e commozione, come quando racconta del presidio dei lavoratori dell'ex Pirelli Bekaert  di Figline Valdarno e parla di Paolo iniziando da quando fu assunto e poteva offrire il caffè al circolo, comprarsi la chitarra che desiderava e finalmente sposarsi con la ragazza che amava, fino al giorno in cui 318 lettere di licenziamento non arrivarono nelle case di 318 famiglie tra le quali quella di Paolo.

Il pubblico la segue attentissimo prima di esplodere in un applauso infinito quando inserisce nel pezzo anche i lavoratori della GKN e quelli dell'ortofrutticola di Marradi.

Il grande Stefano "Cocco" Cantini che la segue per tutto lo spettacolo strega il pubblico con una bellissima esecuzione della colonna sonora di Blade Runner e un bis con "Besame mucho".

Dopo quasi dieci minuti di applausi si conclude lo spettacolo e Daniela può scendere in platea a raccogliere i complimenti di tutti, anche di Irene Grandi, anche lei a Barberino per applaudire un'attrice straordinaria, la simpatia allo stato puro, il perfetto mix tra comicità ed impegno del quale, per sopravvivere , abbiamo un bisogno enorme. 

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