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Alla Biblioteca di Pontassieve arriva la mostra "Toc Toc Tokè - Appello alla coscienza"

L'esposizione dell'artista congolese Moise Yamoja racconta con la musica e la pittura l'umanità variegata che si muove nelle periferie del suo paese

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Moise Yamoja Moise Yamoja © Comune di Pontassieve
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Sarà inaugurata nella giornata di Venerdì 25 ottobre, alle ore 17:00, nei locali della Biblioteca comunale di Pontassieve (via Tanzini, 27) la mostra "Toc Toc Tokè - Appello alla coscienza", dell'artista Moise Yamoja che sarà visitabile fino a Venerdì 11 gennaio 2025. Moise Yamoja è un artista contemporaneo nato in Repubblica Democratica del Congo, un autentico paradiso di cultura, arte, musica e diversità, con più di 200 etnie diverse.

Nel cuore di questo paese immenso, florilegio di culture e tradizioni diverse, l'artista cresce in una famiglia di sei fratelli e dopo aver completato gli studi in pedagogia realizza il suo sogno di frequentare la prestigiosa Accademia delle Belle Arti di Kinshasa, una delle più importanti del continente africano. In questo fermento culturale, Moise si afferma come artista completo, spaziando dalla pittura alla scultura, dalla composizione di musiche e testi alla costruzione di strumenti musicali con materiali di recupero fino alla creazione artigiana e di design di manufatti in legno, metallo e cuoio.

Al centro della produzione artistica di Yamoja, vi è la convinzione che l'arte e la musica debbano essere accessibili a tutti, sempre e ovunque. Per questa ragione ha voluto portare le sue esibizioni e mostre per le strade, condividendo la sua musica e i suoi dipinti nei quartieri più poveri, alla periferia di Kinshasa, così come nelle locations artistiche più prestigiose della capitale. Nelle sue opere pittoriche, l'autore illustra volti, per lo più di bambini e donne, vittime più o meno consapevoli di un conflitto aspro e continuo per la sopravvivenza che sia una guerra atroce che colpisce da decenni l'Est del paese, oppure la negazione del diritto all'istruzione, alle cure mediche o semplicemente del diritto a non morire di fame.

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