Biomasse, una lettera a OK!Mugello. Ironica e preoccupata © n.c.
Caro Ok!Mugello, ti scrivo per informarti che mi inchino umilmente davanti alla magnanimità della Renovo. Inizia così la lettera dal taglio ironico (ma anche preoccupato) che arriva in redazione e che abbiamo scelto di pubblicare in versione integrale, per dare voce a chi, nonostante le rassicurazioni, continua ad essere preoccupato:
Sono commossa dal profondo rispetto mostrato da una ditta che, nella sua infinità bontà, si autoimpone di abbassare ulteriormente il limite fissato dalla legge circa gli elementi inquinanti. Come se ci dovesse essere una soglia sicura e tranquillizzante per l’avvelenamento!! Grazie Signori della Renovo per trattarci da totali deficienti!. Grazie di pensare che i nostri cervelli siano così limitati da credere veramente che un valore di monossido di carbonio pari ‘solo’ a 200(mg/Nm3) anziché ai 300 del decreto legislativo, sia un elemento per cui gioire. Non siamo stati proprio portati dalla piena. Di sicuro non da quella della Carza che altri grandi benefattori dell’ambiente, vostri predecessori, hanno prosciugato. Non so in che luoghi vivete voi, voi e i signori dell’ARPAT che hanno parlato di ‘conformità alla normativa ambientale’, ma qua, in questa stupenda vallata, quello che altrove potrebbe anche risultare, grazie alla dispersione, entro ‘le concentrazioni complessive’ e ‘rispettare i limiti’, finirà, come altre schifezze prima(vedi l’ondata radioattiva di Cernobyl cui dobbiamo un’infinità di tumori, le esalazioni tossiche delle varie fumate della Gawi, o l’inevitabile aumento del puzzolente inquinamento urbano) per ristagnare imprigionato dalla maestosa corona dei nostri monti. Per essere meno catastrofica ed ugualmente pratica, tuttavia, potrei parlare semplicemente della perpetua permanenza della nebbia che, come qualsiasi mugellano sa, dalla piana tra Borgo e San Piero, non si alza mai prima delle 11. E se non se ne vanno le goccioline di vapore acqueo di infinitesima piccolezza, non se andranno neppure i fumi ‘a norma’. Grazie, dunque, per il modo ‘legale’ col quale ci accorciate la vita. Che questa ‘non colpevolezza’ e ‘non perseguibilità penale’, vi faccia dormire tranquilli e taciti le vostre coscienze. Se ne avete. Sara


