Il video, pubblicato su YouTube la settimana scorsa, ha coinvolto decine di ragazzi.
Prima di soffermarci sulla coreografia Black Nation, partiamo dal suo ideatore: Mattia Marroncini. Il giovane ballerino nasce a Firenze diciannove anni fa, vive a Vicchio e ha iniziato a ballare da bambino, all’età di tre anni. Da subito partecipa a gare di ballo e spettacoli vari, trovando affascinante la parte creativa e organizzativa delle coreografie. Ci racconta che, quando a casa si annoiava, iniziava a creare piccole coreografie coinvolgendo i genitori e occupandosi sia dei costumi che delle scenografie.
Nel 2021 ha studiato presso la scuola Loft Studio Centro Danza A.S.D. di San Piero a Sieve, un paesino del Mugello, specializzandosi nella street dance, ovvero un insieme di stili di danza — come l’Hip Hop e il Popping — nati all’aperto, in ambienti urbani come strade, feste di quartiere e cortili scolastici. Grazie alle insegnanti Teresa Bagnoli e Elena Piazza, ha partecipato a numerosi eventi in tutta Italia del circuito nazionale DancePlus, insieme alla crew della scuola The Gate Florence Dance Urban School di Scandicci, diretta da Lorenzo Di Rocco e Tesera Bagnoli.
Marroncini ha inoltre partecipato a workshop con insegnanti celebri come Giuliano e Veronica Peparini, con ballerini professionisti come Andreas Muller e con la crew neozelandese The Royal Family, di Parris Goebel. A un certo punto della sua carriera, ha deciso che era giunto il momento di costruire qualcosa di personale, esprimendo così al massimo la propria arte e mettendo in mostra le proprie idee. Ha quindi fondato il The Heartbreakers Female Dance, un gruppo composto di sole ragazze dai 14 ai 18 anni, con il quale il 19 maggio 2024 ha conquistato il primo posto — aggiudicandosi così il premio per la migliore coreografia — al concorso nazionale di danza della città di Poggibonsi. Non male per essere la prima volta a partecipare a un concorso di questo tipo.
La coreografia Black Nation, visibile su YouTube, è frutto della sua impellente urgenza di comunicare. Il video è stato diretto da lui, con inquadrature da diverse angolazioni e stacchi di ripresa studiati appositamente; Marroncini desiderava infatti che lo spettatore avesse davanti a sé punti di vista differenti dal solito e “piatto” del teatro, così da poter, a sua volta, interpretare ciò che vede. I ragazzi protagonisti del video, Marroncini compreso, studiano tutti alla The Gate Florence Dance Urban School, dove si sono svolte le prove per Black Nation.
Quando ha chiesto al gruppo di partecipare al video, si sono resi tutti disponibili. Oltre ai ragazzi della suddetta scuola, sono presenti anche alcuni componenti della The Heartbreakers Female Dance Crew, la crew che Marroncini dirige e coreografa. Nei titoli di coda a fine filmato si possono leggere i nomi di tutti i partecipanti. La registrazione è stata realizzata domenica 6 ottobre allo skate park davanti allo stadio Artemio Franchi. Il messaggio del progetto è rivolto agli adolescenti, invitandoli a credere sempre nei loro sogni, a spingersi oltre i propri limiti e a non arrendersi mai, per nessun motivo, poiché con disciplina, costanza, tenacia e duro lavoro è possibile ottenere qualunque cosa.
Marroncini ci fa presente che alla The Gate Florence Dance Urban School studia non soltanto stili urban, ma anche modern contemporaneo, e ha a che fare con insegnanti — sia ballerini che coreografi — provenienti dall’estero. Il suo obiettivo più grande è diventare un coreografo/direttore artistico, per far conoscere a tutti la sua arte e trasformare la sua passione in un lavoro. Non ci resta che augurargli il meglio.
A seguire la lista dei ballerini:
- Anna Antonetti
- Iris Berdicchia
- Giovanni Boni
- Irene Boncivinni
- Soraya Camarlinghi
- Letizia Cossari
- Ada Di Carlo
- Riccardo Di Frangia
- Alessia Geloso
- Ariana Holnos
- Margherita Lelmi
- Leonardo Litro
- Niccolò Masetti
- Martina Mugnaini
- Noemi Naldoni
- Giulia Natelle
- Duccio Neri
- Aurora Nutini
- Asia Nutini
- Alice Pacini
- Lorenzo Paoli
- Gaia Veronica Parrini
- Luca Peruzzi
- Alice Piga
- Viola Romano
Buon lavoro, Mattia, e in bocca al lupo!
Articolo a cura di Paolo Insolia