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Borgo San Lorenzo: Verso un futuro di istruzione accessibile e inclusiva

La visione di Cristina Becchi per una scuola come centro civico

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Cristina Becchi, candidata sindaco di Borgo San Lorenzo per la coalizione di centrosinistra, propone un ambizioso programma per il futuro della scuola del comune. Al centro della sua visione c'è l'idea di aprire le porte delle scuole alla comunità, trasformandole in veri e propri centri civici.

Aprire le porte delle scuole alla comunità

Questo significa ampliare l'orario scolastico e favorire l'utilizzo degli spazi scolastici da parte di associazioni, enti e cittadini per organizzare eventi, laboratori e attività di diverso genere. In questo modo, la scuola potrà diventare un punto di riferimento per tutto il territorio, un luogo di incontro, di socializzazione e di crescita culturale per persone di tutte le età.

Valorizzare le risorse scolastiche e promuovere l'inclusione sociale

 L'apertura delle scuole alla comunità non significa solo mettere a disposizione gli spazi, ma anche valorizzare le risorse umane e professionali presenti all'interno degli istituti scolastici. Insegnanti, studenti e personale ATA potranno mettere a disposizione le loro competenze e la loro passione per realizzare progetti e attività che coinvolgano tutta la cittadinanza.

Per parlare di questo, l'appuntamento a Borgo, alla Saletta “Pio la Torre”, alle ore 21:00, all’evento organizzato dal gruppo mugellano delle Donne Democratiche dal titolo ‘Asili nido per tutti - Ogni bambino ha diritto ad accedere al sistema educativo fin dalla nascita’, con la partecipazione dell’assessora regionale all’istruzione e alle pari opportunità Alessandra Nardini, il deputato del Partito Democratico Federico Gianassi, la presidente INDIRE e segretaria regionale delle Donne Dem Cristina Grieco, il consigliere regionale del PD Cristiano Benucci e la consigliera comunale alle pari opportunità e delegata delle Donne Dem Mugello Stefania Ciardi. “Una delle priorità per noi – conclude Becchi - è un percorso di istruzione che possa iniziare non dai tre, ma dagli zero anni, con gli asili nido.

Questa è una grande battaglia su cui puntiamo tanto. Crediamo che un progetto scolastico di questo tipo possa essere importante, oltre che per le pari opportunità, anche per il bambino stesso. Gli asili nido sono uno strumento fondamentale per la socializzazione e la crescita dei bambini fin dai primi mesi di vita, dando loro la possibilità di sviluppare conoscenze e superare gap”.

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