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Borgo, com'era e com'è. Storia e foto dell'edicola Mattioli

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Borgo, com'era e com'è. Storia e foto dell'edicola Mattioli Borgo, com'era e com'è. Storia e foto dell'edicola Mattioli © n.c.
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Come annunciato nei giorni scorsi, lo storico esercizio ha chiuso i battenti e, come avevamo promesso, eccoci a ricordare se pur brevemente (molto meglio le immagini che abbracciano quasi un secolo), quella che è stata la lunga storia commerciale della “Edicola Mattioli” (prima in piazza  Adua, poi lo stesso posto denominato piazza Gramsci dopo la seconda guerra mondiale), senza dubbio una delle più antiche edicole del Mugello in generale e di Borgo San Lorenzo in particolare, specialmente dopo la chiusura circa 50 anni orsono dell’Edicola di Celestino e Giocondo Maestrini  in piazza Cavour, ubicata dove fino a qualche giorno fa c’era un negozio di Ottica. Non vogliamo addentrarci in cose che purtroppo portano dispiaceri ed amarezze, come quella  delle polemiche per  aver passato le redini, dopo oltre 40 anni ad una grande agenzia di distribuzione di Firenze, lasciando senza lavoro sette-otto dipendenti, di cui quattro avevano formato da tempo una cooperativa che  ci lavoravano ormai da tanto tempo e gli altri erano “padroncini” di piccoli automezzi per trasportare i giornali. Ripeto dispiace immensamente, ma non abbiamo una minima remota possibilità di entrare nelle decisioni interne di una famiglia, con diversi problemi di salute, di anzianità ed altro, rimasti solamente in due dopo la scomparsa della signora Fernanda  moglie e madre degli amici Alfredo e Giampiero,  i quali, come sopra scritto  hanno passato la mano, prima dell’edicola (dieci anni orsono)  e poi all’agenzia distributiva. Speriamo che gli amici che ci lavoravano possano essere inseriti nella nuova distribuzione con l’appoggio e la presa di posizione dell’amministrazione comunale e degli enti preposti; speriamo che questa stramaledetta crisi che ci attanaglia possa essere superata, anche perché in questo settore c’è davvero da preoccuparsi. Detto questo, eccoci alla semplice storia dell’Edicola Mattioli. Dunque Alvaro Mattioli  appartenente ad una vecchia famiglia di “panicoli” e “ fornai”  da generazioni, dipendente comunale lascia il lavoro  ed apre nel 1927 un negozio commerciale per la vendita di giornali, riviste, libri, cartolibreria  ed affini nella centrale  piazza Adua, bottega abbracciata a destra dall’antico Emporio dolciario dell’Unica e a sinistra dall’altrettanto antico Emporio di giocattoli Dreoni e quello mitico delle grasce di Cipriano. Sembrerà strano ma una delle fortune dell’edicola Mattioli viene proprio da quel largo e rassicurante marciapiede che dava la possibilità a tantissimi borghigiani di farne un punto nevralgico per parlare, fare crocchio, contrattare affari nel giorno di mercato (quanti proprietari, quando mediatori, quanti sensali, quanti fattori, quanti commercianti e bottegai, quanti contadini avranno pullulato in quei paraggi!! Ora sembra il deserto del Sahara! Vicini poi al bar Centrale e al Bar la Magnolia, luogo poi contornato da Banche e Istituti di Credito,  botteghe di varia merceologia, insomma l’ edicola Mattioli e il suo marciapiede  erano  un punto focale per tutto e per tutti, visto e considerato che quello era anche il punto obbligato per andare nelle Romagne. Non esistevano strade collaterali e viali di circonvallazione. Dopo piazza Adua, ecco piazza Gramsci, ma la storia è sempre quella e il sabato, con le schedine del  totocalcio (unica ricevitoria del Mugello), per entrare all’Edicola Mattioli ci voleva il numero! Il buon Alfredo, ancor giovane virgulto, inforcava la sua monumentale bicicletta e tutte le mattine di buon’ora, ed a tutte le intemperie eccolo ad urlare  a squarciagola per le strade (prima urlavano tutti: l’arrotino, il cenciaiolo, il postino, i carretti degli ortolani – ”glianno tant’aghero i mì limoni, urlava “pintone” -, il pesciaiolo, l’uomo della “carne al macello, etc, etc), ad urlare a squarciagola dicevamo, ”giernaliiiiiiììì!! (con la e),  giernalaiooooooo!! Il tempo passa, scompaiano i “vecchi”, gli anni cominciano a pesare, l’edicola, l’agenzia, tutte le mattine alle cinque in punto a ricevere la mercanzia ed a distribuirla alle tantissime edicole di tutto il Mugello ed Alto Mugello. La salute ci si mette nel mezzo, un grave incidente stradale colpì la famiglia sulla strada di Polcanto, ne vennero fuori grossi problemi di deambulazione, poi la scomparsa della signora Fernanda che aiutava nella conduzione l’edicola, e quindi circa dieci anni orsono la cessione della stessa edicola ed ai nostri giorni la cessione dell’Agenzia di Distribuzione, che prima di trasferirsi in un grande capannone nella zona dell’ex Fornaci, era ubicata in tre o quattro fondi in via Pananti nel vecchio rione di Santa Lucia, dando così’ - sembrerà strano -  vitalità e brio ad un rione ormai anch’esso in coma. Alfredo e il figlio Giampiero ovviamente sono dispiaciuti, così com’è dispiaciuta la Signora Antonietta Orlandi che aveva rilevato l’edicola con la figlia, ma  anche in questo caso hanno dovuto lasciare per ragioni di famiglia e non per le vendite, poichè l’edicola, così almeno mi si dice, nonostante tutto, lavora. Questa è la breve storia della mitica Edicola Mattioli; umanamente e socialmente parlando, speriamo fermamente che possa riaprire i battenti e i “veri” borghigiani ritornino a  far “crocchio” in quel grande e sicuro marciapiede dove nel 1843 scorreva davanti placido il torrente le Cale. (Aldo Giovannini) Foto 1 v(in alto): Anno 1934 - Alvaro Mattioli con il piccolo Alfredo sullo stipite dell’Edicola  (Foto G. Tassini)    Foto 2 (qui sopra): Anno 1987  - Alfredo Mattioli un po più …..grandicello ( Foto Tassini - Lorenzo Capecchi) Foto 3 (qui sopra): Anno 1988 – borghigiani sul marciapiede dell’edicola Mattioli; da sinistra si riconoscono  appoggiati alla cassetta delle lettere Renato Rossi di Panicaglia e Ottavio Grifoni “pipone” di Sagginale. Quindi Luciano Dallai, Luciano Cassigoli e Umberto Mellini. Altri borghigiani che leggono proprio davanti all’Edicola e fra questi Renzo Rossi.   Foto 3/bis (qui sopra): Anno 1988 – Giernaliiiiiiiiii ( con la e) …………….giernalaio!!!! Anche se leggermente mossa, una delle rare immagini di Alfredo Mattioli sulla bicicletta, che gli scattammo furtivamente mentre transitava in Santa Lucia. Foto 4 (qui sopra): Anno 2014 - ……………………………………. !!!!!!!!!!  (Foto cronaca di A. Giovannini)   

 

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Commenti 11
  • vespina

    Davanti all'edicola Mattioli si riunivano persone di tutte l'et, durante la settimana i giovani che andavano a comprare riviste o libri, la domenica era un appuntamento per tutti,, si pu notare anche Gabriele Cipriani, quello con la cravatta, sua mitica amica.

    rispondi a vespina
    ven 14 novembre 2014 02:33
  • ALDO GIOVANNINI

    Gentile Signor Lorenzo, prima di rispondere alla sua richiesta, ho voluto parlare,come vuole la prassi, all'amico carissimo Gino Cantini; dico carissimo perch ci conosciamo da 45 anni, siamo insieme in un consiglio d'amministrazione di un Ente privato di beneficenza, e mio collaboratore per tanti anni della Festa Rionale di Santa Lucia. Non gli interessa in quanto il suo stato un normale lavoro commerciale di oltre 40 anni ( apr nel 1968) , che gli ha permesso di portare avanti la sua bella famiglia. Tutto qu. Cari saluti

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    sab 16 agosto 2014 12:05
  • ALDO GIOVANNINI

    IN TUTTE LE STORIE C' SEMPRE UN MA! MAI STORIA E' PERFETTA,MAI.

    rispondi a ALDO GIOVANNINI
    sab 16 agosto 2014 11:45
  • scarperia66

    Bellissime parole e bellissima storia se non ci fossero dei MA ... Ho sempre pensato che avere l'agenzia di distribuzione e un edicola non fosse cos tanto in regola... che fosse un conflitto di interesse. Era logico dubitare della corretta distruzione del materiale a favore della sua edicola o di chi l'avese avuta in gestione successivamente. Io scriverei pi la storia di questi 7-8 dipendenti che si ritrovano senza lavoro, con la famiglia da mantenere e non avendo molte prospettive future vista la crisi. Avendo riscontrato personalmente ( anh'io mi ero informato per l'acquisto di un edicola ) che gli edicolanti lavorano 12-13 ore al giorno, senza ferie,malattia, pochissimi gg di chiusura e arrivando a una media di 900-1000 euro al mese non investirei mai ora in un edicola, vedendo anche i commenti negativi su facebook Giornalai di italia, dove parlano di una crisi senza fine.... vsto che sopratutto la chiusura dell'agenzia Mat

    rispondi a scarperia66
    ven 15 agosto 2014 11:49
  • scarperia66

    tioli dovuta in parte anche al mancato pagamento del materiale di alcuni edicolanti.... cit. La Nazione.... Un in bocca al lupo a quei ragazzi della distribuzione che hanno portato avanti questo lavoro ma non sono stati ricompensati da chi di dovere.

    rispondi a scarperia66
    ven 15 agosto 2014 11:49
  • Lorenzo

    Buon pomeriggio signor Giovannini, perch non pu illustrarci anche l'attivit della storica cartoleria Cantini che ha cessato l'attivit lo scorso anno? Grazie

    rispondi a Lorenzo
    ven 15 agosto 2014 05:35
  • Guido Barbieri

    Ciao Aldo. Mi fa piacere ricevere le tue notizie ma mi rattrista tanto constatare come un altro pezzetto di storia borghigiana si esaurisce con questa ulteriore chiusura di unaltra storica attivit che ha segnato un tempo. Ricordo con tanta simpatia il buon Alfredo e la sua signora; spesso la mattina, quando partivo per i miei giri dispezione nellalto Mugello mi fermavo al magazzino della distribuzione per fare due chiacchiere con i ragazzi che vi lavoravano e magari guardare se cera qualche rivista interessante da acquistare. Ricordo come tutta la mia collezione dei modellini delle vetture dellArma dei Carabinieri lho fatta mettere da parte appena arrivava a loro, per poi passare a ritirare il fascicolo ogni 15 giorni Cos come ricordo lAlfredo che quando passavo con Matteo ancora piccolo gli regalava sempre una bustina delle sue figurine preferite. Che ci si deve fare? Il tempo che passa porta cambiamenti, da quando cero io sono gi cam

    rispondi a Guido Barbieri
    gio 14 agosto 2014 10:03
  • Guido Barbieri

    biati altri due Comandanti di Compagnia. Cos la vita. Un caro saluto a te e agli amici del Mugello.Cordialmente.

    rispondi a Guido Barbieri
    gio 14 agosto 2014 10:03
  • carlo

    scusi borghigiano, l'articolista scrive credo da tanti anni, che vuole che non abbia parlato con il Mattioli! Mi sembra un articolo, rispetto ad altri, molto equilibrato e veritiero ed umano.

    rispondi a carlo
    gio 14 agosto 2014 09:24
  • teresa

    quando passo su quel marciapiede mi viene il nodo alla gola. che tristezza

    rispondi a teresa
    mer 13 agosto 2014 07:50
  • MARCELLO

    QUANTA STORIA, QUANTI RICORDI DIETRO IL BANDONE DI UN NEGOZIO. GRAZIE SIGNOR GIOVANNINI, GRAZIE

    rispondi a MARCELLO
    mer 13 agosto 2014 06:49