Nella foto qui sopra: Dopo aver vinto il Palio, il Rione viola di Olmi - Le Salaiole è omaggiato la notte dai fuochi d’artificio - Il grande successo dell’edizione 2019 del “Palio di San Lorenzo” a Borgo San Lorenzo che si è svolto nella settimana prima della festività del 10 agosto, è stato vinto per la terza volta consecutiva dal Rione Olmi-Le Salaiole (qui l'articolo), quindi come da regolamento il rione vincitore prende possesso definitivamente della bellissima opera d’arte della Prof. Lucia Pinti, ha dato adito a commenti molto positivi, ma anche a qualche illazione o storture storiche inerente a questo avvenimento. Brevemente per ricordare che anche se il palio di Palio di San Lorenzo non è certamente antico come il “Diotto” di Scarperia o come la “Fiera Calda” di Vicchio, ma – a parte le cerimonie religiose che si perdono nella notte dei tempi – ( la Pieve fu cosi appellata dal Vescovo di Milano Sant’Anbrogio nel 393 d.C. mentre da Faenza si portava a Firenze), le manifestazioni cosidette “laiche” sono del resto molto vecchie. Infatti, leggendo la Gazzetta Granducale della seconda metà del ‘700, si apprende che i giochi del “Palio”, organizzati da una apposita giuria con la partecipazione dei 4 Rioni storici paesani, consistevano nelle corse ai cavalli; per tanti anni – fra ‘700 ed ‘800 - si svolgevano all’esterno del castello (attuale piazza del Mercato, via degli Argini e via di Luco), quindi una volta gettate a terra le mura si svolgevano all’interno del paese e una volta spostato nel 1844 il percorso del torrente le Cale nell’attuale via Marconi, le corse prendevano il via in fondo all’attuale Piazzale Curtatone e Montanara (all’epoca via dei Fossi), fino al piazzale della stazione e ritorno. Ovviamente oltre alle corse dei cavalli, anzi “corse dei fantini”, c’era la tombola, il palo della cuccagna, le corse “né sacchi” (nel 1886 vinse Giuseppe Innocenti detto “saltacancelli”), quindi la cocomerata (“brucia Faenza!!”) e la notte, per quasi 200 anni, tutti i borghigiani andavano ad osservare le stelle cadenti nella collinetta di San Donnino a Le Pergole. Le corse ai cavalli terminarono allo scoppio della seconda guerra mondiale, ma è simpatico leggere sul “Messaggero del Mugello” che nel Palio dei Fantini nell’anno 1896, vinse il cavallo “bandiera” di proprietà del signor Angiolo Venturini montato dal fantino Arnaldo Mannozzi, secondo la cavalla”Ida” di proprietà del signor Vincenzo Coppini della Tintoria montata dal Angiolino Franci, e terzo il cavallo “pallino” di proprietà del signor Ferdinando Fantoni montato da Alfredo Cassigoli. E per una curiosità storica ricordiamo che nel 1924 vinse la gara dei fantini Niccolino Fiorelli su “billo” lontano pro-zio dello scrivente di queste note. Ecco brevemente quelle che erano le feste per San Lorenzo, che timidamente negli anni ’70 ed ’80 furono riprese dal Comitato di Santa Lucia (Leonardo Ubaldo docet) ed oggi dalla Pro Loco. E avanti così, senza nessuna scopiazzatura, ma restando fedeli (vedi la plurisecolare “Polentata delle Ceneri”), quello che hanno allestito ed organizzato i nostri progenitori in tempi lontani. (Foto cronaca di A. Giovannini)
Serena Pinzani
Grazie di cuore Aldo, prezioso e preciso come sempre!
ALDO
GRAZIE DEL COMPLIMENTO SIGNOR CARLO, MA PIU' CHE BRAVI CI VUOLE UN PO DI FORTUNA
Carlo
LA FOTO DEL FUOCO D'ARTIFICIO COLOR VIOLA. STRAORDINARIA! FARE IL FILMINO E' UNA COSA FOTOGRAFARLA BISOGNA ESSER BRAVI.
Renzo
VIVA IL RIONE DI SANTA LUCIA !
Marilisa
Grande e nobile Aldo. La tua informazione sempre completa e rispettosa di tutti gli aspetti e delle persone. Grazie anche a nome della Prof.ssa Lucia Pinti che hai giustamente citato. Marilisa
LUCA
iMMAGINI BELLISSIME!