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Borgo. Niente più interruzioni di gravidanza, e Rifondazione protesta...

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Borgo. Niente più interruzioni di gravidanza, e Rifondazione protesta... Borgo. Niente più interruzioni di gravidanza, e Rifondazione protesta... © n.c.
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L'ospedale di Borgo San Lorenzo perde un altro pezzo. Questa volta, però, si tratta di un servizio molto particolare, ossia degli ambulatori in cui si effettuano le interruzioni volontarie di gravidanza e gli aborti terapeutici; in difesa dei quali si mobilita Rifondazione Comunista.

E la notizia, se da una parte è legata ai tagli sulla sanità ed alla spending review; dall'altra minaccia di riaccendere in Mugello un nervo scoperto della società italiana. Intanto pubblichiamo di seguito il testo che riceviamo da Rifondazione Comunista:

Dal 18 Giugno, il servizio di 194, ovvero interruzioni volontarie di gravidanza ed aborti terapeutici, non verranno più effettuati nell’ospedale di Borgo S. Lorenzo e con esso ambulatorio e Ginecologa afferente scompariranno. Tutto questo nell’ottica della spending review. Suddetto servizi infatti, verranno centralizzati all’IOT per tutta l’Azienda Sanitaria Fiorentina 10.

Molte donne effettuano interruzioni volontarie di gravidanza di nascosto ai familiari come, ad esempio, spesso succede per le minorenni. Come faranno nel futuro a giustificare l’assenza da casa maggiorata di almeno altre 2 ore di viaggio (se non maggiori, se consideriamo chi viene da Firenzuola o chi non possiede un mezzo privato e deve sottostare agli orari dei mezzi pubblici per arrivare a Firenze prima, e all’IOT poi), per una prima visita in ambulatorio, per l’intervento e per il controllo successivo?

Gli aborti clandestini negli ultimi anni sono in aumento, sia quelli invasivi che quelli causati da pillole acquistate su internet, con rischio di contrazione di malattie, emorragie, sterilità. Si è pensato al rischio che togliendo questo servizio, le donne più deboli domiciliate nel Mugello, ricorrano più frequentemente a questo tipo di metodologie d’intervento?

L’ambulatorio afferente che risulta venga sospeso, oltre ad accettare le donne per l’intervento di 194, può avere la funzione di un primo approccio per evidenziare eventuali abusi, consigliando l’incanalazione di percorsi appositi, di educazione alla procreazione consapevole, in modo da prevenire gravidanze indesiderate (questo soprattutto per donne non italiane che vengono da paesi in cui l’interruzione di gravidanza è considerata un metodo contraccettivo), di avvicinare le donne che dopo una IVG rischiano di avere altre gravidanze indesiderate, alla contraccezione con la spirale, offrendogli la possibilità di metterla gratuitamente direttamente alla fine dell’intervento (metodologia accessibile in questo modo anche alle persone a basso reddito). Oltre a questo l’ambulatorio riserva 2 posti la settimana per visite ginecologiche non urgenti provenienti dal DEA.

Come si giustificherà alle donne mugellane la scomparsa di questi servizi?

La Ginecologa che, in seguito ad un progetto, attualmente si occupa di suddetto ambulatorio ed interventi, già dal 19 Giugno prenderà servizio all’IOT ed a Borgo S. Lorenzo rimarrà soltanto una Ginecologa non obbiettrice. Come verranno garantite con un solo Ginecologo non obbiettore le eventuali urgenze?

Il rischio ulteriore nell’accentrare questo servizio all’IOT, è che le liste di attesa si allunghino molto, con conseguente rischio che le donne debbano ricorrere ad un’intervento in urgenza, nelle ostetrice, per non oltrepassare il termine consentito per legge. La scelta di un’interruzione volontaria di gravidanza è una scelta molto difficile nella vita di una donna, e dover rischiare di farla a scadenza termine in un reparto dove le donne partoriscono è una violenza inaudita.

Accentrando questo servizio nel territorio fiorentino, si arriverà solamente alla negazione di un diritto per le donne più deboli domiciliate nel nostro territorio, aumentando il ricorso ad aborti clandestini con conseguenti forti rischi per la salute e la vita della donna stessa.

E’ necessario mobilitarsi contro questa scelta, affinchè il diritto di procreazione cosciente e responsabile non venga negato!!! 

- All'Ospedale di Borgo S.Lorenzo chiude dal 18 giugno il Servizio della Legge 194 per l'interruzione volontaria della gravidanza e la procreazione responsabile.
- Per le donne del Mugello diventerà difficilissimo l'accesso al Servizio Legge 194 visto che rimarrà soltanto a Firenze presso l'IOT.
- Per respingere questo ennesimo taglio sulla pelle delle donne, i Circoli di Rifondazione Comunista del Mugello promuovono una giornata di protesta

MARTEDÌ 11 GIUGNO

ORE 8:00 - PRESIDIO ai cancelli dell'Ospedale di Borgo S.Lorenzo, con volantinaggio per il paese e formazione di delegazioni presso i rappresentanti delle istituzioni locali

ORE 21:15 - INCONTRO PUBBLICO presso Saletta Comunale "Pio La Torre" di Borgo S.Lorenzo su come difendere la legge 194 e la Sanità pubblica dai gravissimi tagli di Regione e Governo.

Partecipa e interviene sia al Presidio che all'Incontro Pubblico Daniela Vangieri Responsabile Welfare Segreteria PRC Toscana.

 

 

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