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Borgo. Ristorante 'in nero' scoperto dalla Guardia di Finanza

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Borgo. Ristorante 'in nero' scoperto dalla Guardia di Finanza Borgo. Ristorante 'in nero' scoperto dalla Guardia di Finanza © n.c.
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Dichiarava meno della metà dei suoi ricavi ed ha avuto, per 3 anni, quasi tutto il personale in modo irregolare o in nero. Questo è quanto accertato dai finanzieri della Tenenza di Borgo San Lorenzo che hanno focalizzato l’attenzione su un ristorante situato nel Mugello meta di molti clienti. In questo modo, in 3 anni di attività, l’esercizio commerciale non ha fatto confluire in contabilità oltre 1,6 milioni di ricavi e non ha versato IVA per oltre 93.000, IRAP per € 33.660 e ritenute per € 58.400. Sono stati individuati, altresì, 24 dipendenti impiegati nel tempo in modo irregolare (giovani di nazionalità italiana ed estera – rumeni, albanesi). 2 erano completamente in nero. Il complessivo volume d’affari del ristorante è stato ricostruito attraverso la dettagliata documentazione extracontabile acquisita presso la sede dell’attività economica. In pratica il ristoratore aveva costituito una contabilità parallela a quella ufficiale nella quale, in modo molto analitico, erano indicati i ricavi giornalieri da “occultare” nonché gli stipendi corrisposti “in nero” ai propri  dipendenti (c.d. “fuori busta”). Solo metà dei ricavi annui (circa 600mila €) confluivano nella dichiarazione dei redditi del ristorante. Anche gli stipendi corrisposti ai dipendenti seguivano la stessa sorte: circa la metà erano corrisposti “fuori busta”. Così facendo il ristoratore ha omesso di effettuare le previste ritenute ai dipendenti mentre quest’ultimi hanno omesso di portare in dichiarazione tali importi. Anche nei confronti dei 26 dipendenti si procederà ad effettuare il recupero a tassazione dei proventi non dichiarati. Il responsabile dell’attività è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria fiorentina per il reato di dichiarazione infedele.

 

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