Ospedale © N. c.
Dopo che nei giorni scorsi anbbiamo pubblicato la lettera di una giovane lettrice (clicca qui), ora arriva in redazione questa precisazione da parte di Asl:
Vorremmo tranquillizzare l’autrice della lettera ricordando che l'igiene sui pazienti viene eseguita prontamente a prescindere dalla presenza o meno di abiti di ricambio. Tutti i reparti dell’ospedale del Mugello sono dotati di indumenti monouso. La richiesta da parte dell’ospedale di consegnare abiti personali è legata al miglior comfort che questi offrono al paziente rispetto a quelli in dotazione ai reparti.
Naturalmente questo prescinde dall’igiene personale che è effettuata, senza alcun ritardo e sempre a tutti i pazienti con o senza familiari e anche quando questi ultimi non hanno la possibilità di arrivare in ospedale in tempi brevi. Le garanzie igieniche, di assistenza e di cura dell’ospedale del Mugello non sono legate alla presenza di reti parentali o meno.
Quanto all’impossibilità di ritirare i panni sporchi, l’Azienda capisce il rammarico della signora di non essersi potuta rapportare con il personale. Ricordiamo, però, che alle 12 nel reparto, quando la signora scrive di essersi recata in ospedale, avviene la consegna del pasto e per questo il personale non ha potuto riceverla.
Quanto all’episodio del presunto turno di lavoro terminato, come riferisce la signora nella lettera, sottolineiamo che né l’addetto al controllo della temperatura e del green pass né altro operatore all’accoglienza può allontanarsi dalla propria postazione di lavoro. Inoltre anche il 22 marzo il cambio del turno dell’addetto si è verificato puntualmente alle 15 come ogni giorno e nessun collega ha preso il posto di chi era in turno prima di quell’ora per un cambio definitivo di servizio.
