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Ex ospedale Luco. La prospettiva di una accademia per musicisti è realistica?

L'analisi di Leonardo Romagnoli, di Borgo in Comune

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Ex ospedale di Luco Ex ospedale di Luco © Leonardo Romagnoli su Facebook
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Sarà utile rilanciare a questo proposito l'analisi di Leonardo Romagnoli, di Borgo in Comune, che solleva punti interessanti e analizza aspetti rimasti sotto traccia:

La vicenda dell'ex ospedale di Luco è stata oggetto di un'interrogazione presentata da Borgo in Comune, discussa nella seduta del 30 novembre, perché nonostante il consiglio comunale avesse approvato una mozione un anno fa in cui si chiedeva al sindaco e alla giunta di richiedere l'avvio dei lavori conservazione dell'edificio già finanziati con 500 mila euro dalla Regione, di richiedere alla Fondazione del Maggio ( a cui l'immobile era stato trasferito dalla Regione) quali soluzioni avrebbe adottato per la salvaguardia e la valorizzazione dell'ex ospedale e infine di valutare l'opportunità di un incontro con Regione e città metropolitana per l'inserimento del progetto di recupero nel programma delle opere finanziabili attraverso fondi europei, niente si era più saputo e nessuna comunicazione era stata mai fatta.

L'interrogazione chiedeva semplicemente queste tre cose :

1) se i lavori di conservazione erano iniziati e con quali risultati

2) se era stata sollecitata la Fondazione per conoscere eventuali progetti di salvaguardia e utilizzazione dell'ex ospedale

3) se si erano svolti incontri con città metropolitana e regione per l'inserimento di un progetto di recupero tra quelli finanziati con fondi europei del Pnrr.

Le risposte scritte che ci sono state fornite le abbiamo ritenute, insufficienti mentre nella risposta in consiglio il sindaco ha fornito ulteriori elementi sia sui lavori di conservazione sia sul secondo lotto riguardante le facciate e altre parti dell'immobile che potrebbero essere finanziate nel bilancio 2022 della regione con cui c'è stato un confronto nella persona del direttore generale, oltre alle necessarie variazioni che saranno previste nel nuovo Piano Operativo comunale in fase di redazione. Inoltre ci ha detto di aver sollecitato la Soprintendenza per il parere relativo ai lavori da effettuare.

Nella risposta scritta l'amministrazione si è limitata a dichiarare “di essere in costante contatto con la Fondazione con cui sono stati effettuati incontri volti a conoscere aspetti e progressi degli interventi e delle prospettive relative alla struttura”, per poi ricordarci quello che prevede il Regolamento Urbanistico per quest'area.

Le altre risposte ,anche se rivolte all'amministrazione,sono invece arrivate dalla Fondazione in data 17 novembre da cui si apprende che “ è stata presentata istanza alla Soprintendenza per l'autorizzazione all'esecuzione del primo stralcio dei lavori finanziati (…) per la messa in sicurezza de complesso storico(...) con lo smontaggio del manto di copertura con relativa conservazione ai fini di successivo recupero”.

La Fondazione scrive inoltre di essersi attivata da subito per un incarico per la redazione del progetto esecutivo delle opere di conservazione dell'immobile per partecipare ad eventuali bandi di finanziamento. Il progetto sarà pronto entro la fine di questo anno.

La novità contenuta nell'informativa della Fondazione riguarda invece la redazione di un contributo tecnico per il Piano Operativo comunale in discussione che verrà presentato a breve dove viene proposta “ oltre alle destinazioni previste nell'attuale strumento urbanistico, anche la possibilità di realizzare un'accademia internazionale per giovani musicisti”.

E' sicuramente una novità ma che è collegata alla possibilità di effettuare un recupero completo della struttura per la quale ancora le risorse non ci sono.

Infine per quanto riguarda incontri con regione e città metropolitana per un eventuale progetto finanziato con fondi comunitari , la Fondazione ci informa che le tre istituzioni sono “in costante coordinamento per la soluzione della vicenda e sono state individuate le possibili destinazioni per le quali dovranno essere approntati i necessari strumenti urbanistici”. Idem come sopra verrebbe da dire.

Quello che si evince da queste risposte è che la mozione non è stata in gran parte rispettata non essendosi svolto nessun incontro per valutare l'inserimento tra i progetti finanziabili con il Pnrr, i lavori sono legati ad un parere della soprintendenza e anche al completamento del progetto esecutivo che evidentemente non esisteva. Inoltre in questo anno non è stata fatta nessuna comunicazione al consiglio o alle commissioni competenti su come stava procedendo la situazione dell'ex ospedale.

Per quanto ci riguarda continueremo a monitorare la situazione confidando anche in comunicazioni da parte dell'amministrazione sul rispetto degli impegni presi dalla Fondazione e daremo il nostro contributo nella discussione del Piano Operativo perché finalmente si possa aprire una prospettiva di recupero e riutilizzo dell'ex convento camaldolese di Luco.
Pubblicato da Leonardo Romagnoli su Facebook mercoledì 1 dicembre 2021

 

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