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Linea Faentina: Ampio dissenso a Borgo, e non solo, per le affermazioni dell'Assessore Ceccarelli

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Continuano ininterrottamente le polemiche a seguito delle affermazioni avvenute durante l' incontro tenutosi tra Regione e Comitati dei pendolari della Toscana in data 24 ottobre 2019. Durante tale incontro, infatti, l’Assessore Regionale ai trasporti Ceccarelli ha delineato le prospettive future della Linea ferroviaria Faentina rispondendo alle problematiche a lui poste dai comitati negando che la stessa presenti problematicità tali da richiedere interventi urgenti e investimenti per risolvere i problemi legati ai ritardi, ai guasti e ai sovraffollamenti delle carrozze. Sulla base di ciò dunque ha confermato che la biglietteria di Borgo San Lorenzo non verrà riaperta ma sopratutto che nei prossimi 15 anni un solo treno nuovo verrà destinato alla linea Faentina.

Enorme il dissenso da parte della politica e delle amministrazioni locali che hanno espresso in più luoghi come le parole di Ceccarelli non esprimano realmente l'attuale situazione della Linea Faentina e quali situazioni di disagio crei questa ai pendolari quotidianamente. Ad alimentare il fuoco del dissenso, sia a livello locale sia regionale, anche il consigliere metropolitano Enrico Carpini (Lista della città Metropolitana "Territori beni comuni"):

"Le amministrazioni locali si facciano sentire. Scenario incompatibile col Piano urbano di mobilità sostenibile. L'atteggiamento di Regione Toscana e Rfi sulla vicenda della chiusura della biglietteria di Borgo San Lorenzo e del mancato rinnovo dei treni è inaccettabile: lo scenario che si prospetta non è compatibile con gli obiettivi generali del Piano urbano della mobilità sostenibile. L'incremento dell'utilizzo dei mezzi pubblici sulla direttrice Faentina, il suo eventuale prolungamento fino a Vicchio e lo sfruttamento della linea in ottica locale fiorentina, rischiano di restare solo sulla carta per i prossimi 10 anni. Anche la Città Metropolitana di Firenze e il Sindaco Nardella devono farsi sentire".

Molti i partiti, sopratutto a Borgo, che a livello locale hanno già detto la propria. Fra questi troviamo "Borgo in Comune" ed il PRC (Partito rifondazione Comunista).

La lista civica "Borgo in Comune" ha sottoposto ad interrogazione l'amministrazione comunale e al Sindaco di Borgo San Lorenzo chiedendo di manifestare la loro vicinanza e il loro sostegno alle posizioni espresse dal Comitato dei Pendolari chiedendo di riferire espressamente se e come egli abbia esposto alla Regione le rivendicazioni contenute nella Mozione approvata in Consiglio e quali risposte ufficiali abbia ricevuto; quali azioni si intendano mettere in atto per rivendicare adeguati interventi e investimenti per la linea Faentina con specifica premura sulla riapertura della biglietteria di Borgo San Lorenzo e la fornitura di adeguato materiale rotabile ed, infine, se non ritenga opportuno chiedere un incontro ufficiale all’Assessore Ceccarelli per esporgli la posizione espressa da questo Consiglio sulla linea ferroviaria.

Il partito "Rifondazione Comunista" di Borgo San Lorenzo ha espresso le sue opinioni in merito alla questione attraverso una lettera, di seguente riportata, inviata dal Partito alla redazione:

"Il quadro catastrofico delineato dai pendolari non è altro che la descrizione della realtà. L’Assessore Ceccarelli scenda dal piedistallo ed inizi a fare il suo dovere dando risposte concrete ai problemi. Negli ultimi mesi la musica sulla linea ferroviaria Faentina non è cambiata. E' consolidata la consapevolezza delle difficoltà e dei disagi che minano la tranquillità giornaliera di chi sceglie di utilizzare il mezzo pubblico per recarsi sul posto di lavoro o di studio. Ritardi, guasti, cancellazioni: non è accettabile liquidare come “catastrofismo” un susseguirsi di eventi che sono diventati la quotidianità. Non riconoscere e non voler ammettere oggi la disastrosa situazione della Faentina, come continua a fare l’Assessore regionale Ceccarelli, significa negare un’evidenza. Non ammettere quali e quanti siano i ritardi dei treni sulla linea appare addirittura offensivo. A nostro avviso è fondamentale prendere atto che la Linea Faentina versa in condizioni molto critiche, riconoscendo innanzitutto le rivendicazioni dei pendolari e prevedere un piano di ammodernamento del materiale rotabile. Niente di più semplice. I mezzi pubblici tolgono auto dalle strade, limitano l'inquinamento e alleggeriscono la vita di studenti e lavoratori, senza dimenticare coloro che scelgono la linea per motivi saltuari. Allo stesso modo non accettiamo la chiusura della biglietteria che ci sembra l'ennesimo atto utile a minare la stabilità, seppur poca, di un servizio e a dimostrare quanto poco questa linea venga considerata dai gestori. Siamo arrivati a pensare la Linea Faentina concretamente come il Treno di Dante, come un mezzo solido attraverso il quale il turismo potesse svilupparsi e offrire una possibilità a zone svantaggiate. E' tanto inaccettabile quanto impensabile immaginare che il rinnovo di un abbonamento o l'acquisto di un biglietto debba passare solo e per forza attraverso una macchina automatica. Siamo ancora convinti che RFI e Trenitalia stiano facendo gli interessi di chi vive il trasporto pubblico? A nostro avviso no, e da qui bisogna partire nelle rivendicazioni che la Regione dovrebbe avanzare con forza anziché perseguire in un silenzio assordante che la sta rendendo complice dei troppi disagi vissuti dai pendolari e del decadimento della nostra linea ferroviaria."


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