
Scrive il sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni:
Una festa del lavoro che ha un sapore amaro: 900mila posti di lavoro in meno a livello nazionale.
In Toscana in un anno ne sono stati persi 123mila, nonostante il blocco dei licenziamenti e la cassa integrazione: i più colpiti sono i dipendenti a tempo determinato e i lavoratori autonomi, le più colpite sono le donne, sopratutto in giovane età, e i migranti, spesso tornati invisibili.
Ma il vero dramma riguarda i giovani: quasi la metà, tra i 25 e i 34, che dovrebbero cominciare a costruirsi una vita indipendente, non ha un’occupazione.
Ora diventano essenziali le misure straordinarie che l’Unione Europea e il nostro Governo stanno proponendo per creare crescita e lavoro, misure rapide, che devono tenere in considerazione le disuguaglianze, che sono aumentate vertiginosamente.
In questo giorno di Festa del Lavoro, in questa situazione, grazie a chi resiste, nonostante tutto.
Buon Primo Maggio
gianfranco
Che bella riflessione. Escludendo i pensionati (che già a suo tempo si fecero..il mazzo) nn tutti hanno la fortuna di lavorare nelle strutture pubbliche ove lo stipendio è assicurato crisi o non crisi.