Molino del Piano, Pontassieve – Ieri pomeriggio, domenica 10 aprile si è giocato un importante derby al vertice della classifica nel girone aretino del campionato di calcio di Terza Categoria, che ha visto scontrarsi l’inseguitrice e casalinga Nova Vigor Misericordia, contro "la sempre più" capolista Albereta ’72, che si è aggiudicata la vittoria col punteggio di 1- 2. Uno scontro molto suggestivo per le massime posizioni in classifica delle contendenti. Due squadre che a lungo hanno condiviso il “Terenzi” di San Francesco, terreno di gioco nel comune di Pelago; campo dalle vicende controverse addirittura a rischio chiusura e smantellamento. Ma di questo si dirà brevemente in conclusione. L’Albereta ‘72 arriva allo scontro prima in classifica con un vantaggio di 4 punti sui diretti contendenti, con poi due sole giornate per concludere il campionato. Con la vittoria del derby sugli “ex coinquilini” ancora non hanno raggiunto la matematica certezza della vittoria, perché potrebbero essere insediati dalla Tuscar, che se dovesse vincere un ricorso di cui sono oggetto, avrebbero ancora qualche piccola chance algebrica d'insediare il primato. Anche se ai bianco-rossi basterebbe un solo punto in due partite per alzare il trofeo, ricorso permettendo. La partita ha visto la squadra di casa partire forte con una pressione costante per la prima mezz’ora di gioco, culminata con il vantaggio Nova Vigor, della punta col numero 9, Valerio Serufilli che segna di testa su assist di Tirinnanzi. Svantaggio non calcolato dal piano partita degli ospiti che prevedeva comunque di partire piano, stando bassi, per poi uscire nella ripresa. Ecco che non si fa attendere il pareggio di Silvi, l'ala mancina, che incorna da distanza ravvicinata mettendo il pallone all’incrocio dei pali, sullo sviluppo di un calcio di punizione con la sponda dello "statuario" numero 10, Giovanni Casini. Nel secondo tempo, partita molto battuta a centrocampo, ma con poco gioco. L’albereta ’72 predomina comunque con qualche occasione in più, e più energia nelle gambe. Ecco che su un bellissimo invito mancino sempre di Casini, la punta esterna Iagulli alza la sfera di gioco battendo il portiere avversario con un pallonetto calciato sul rimbalzo, portandosi sul punteggio di 1-2. Nel finale di partita la Nova Vigor prova il tutto per tutto, creando anche una grandissima doppia occasione, sullo stop e tiro di Tirinnanzi, che però trova sulla propria strada l’immancabile e immarcescibile veterano, Capitan Enrico Chiavacci, che gli para il tiro con un tuffo stupendo e respinge anche la seconda occasione da distanza ravvicinata. Già in precedenza si era reso protagonista di un intervento in uscita che ha salvato il risultato. Grande prova dei ragazzi di Mister Rabarbari, alla seconda stagione alla guida del gruppo dopo una lunga carriera conclusa in bianco-rosso. Che l’Albereta ’72 vinca o no, non conta poi molto. Ciò che è veramente importante è il poter continuare a dare la possibilità a tanti ragazzi del posto o del territorio di impegnarsi sì, in un attività sportiva, ma dai grandi risultati di impegno e coinvolgimento sociale, in un quartiere che non ha poi molto altro da offrire. L'ultimo esempio ne è la rinascita societaria ormai di qualche hanno fa, con l'entrata in dirigenza di un gruppo di giovanissimi, capeggiati dall'allora Direttore Sportivo, Roberto Naldi, ex-giocatore bianco-rosso; che ha ingaggiato molti ancor più giovani giocatori a competere da protagonisti nel campionato seniores, alla guida di Mr Martini. Gettando le basi per i successi odierni. Il lavoro appassionato del Vice-presidente Antonino Matese e dello storico Dir. Gen. Aldo Ottaviani da’ tutt'oggi quelle piccole opportunità ai giovani di essere coinvolti nella pratica, nell’organizzazione, o nel seguito di un’attività sportiva che rappresenta e identifica il territorio della frazione di Pelago coi colori bianco-rossi del ASD Albereta ’72, nello spirito del sacrificio sportivo teso alla solidarietà sociale. La vera battaglia da vincere sarà perciò quella per tenere "vivo", magari ristrutturare e potenziare il campo sportivo. Per questi ragazzi che hanno lottato e continuano ancora a lottare non solo per una maglia ma, forse e soprattutto per il loro territorio, che se ne sia consapevoli o no, per tutte le persone che ci vivono.