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Calenzano: al via le “Botteghe della salute” con i giovani del Servizio civile

Dal 6 marzo in tre frazioni sarà possibile avere supporto per i servizi digitali legati alla sanità.

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Servizio Civile Servizio Civile © \Pixabay
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Arriva a Calenzano il progetto “Botteghe della salute”, in collaborazione con Anci Toscana, che vede il coinvolgimento dei giovani del Servizio civile nazionale impegnati in un servizio di prossimità, che rende più accessibile la rete dei servizi pubblici e dei servizi digitali ai cittadini.

Il Comune di Calenzano attiverà il servizio a partire dal 6 marzo e sarà così organizzato: il mercoledì dalle ore 9 alle 12 presso la sede del circolo in piazza a Le Croci; il giovedì dalle 17,30 alle 19,30 nella sede di Sale in Zucca (via Sarti, 6) a Settimello; il venerdì dalle 9 alle 12 in via di Gricciano a Legri, presso la cooperativa di comunità Allegria che collabora con Sale in Zucca; il lunedì, il martedì e il giovedì dalle 8,30 alle 13 presso lo Sportello del cittadino in Comune.

Grazie al progetto “Botteghe della salute” sarà possibile consultare il proprio fascicolo sanitario elettronico, prenotare visite mediche, esami e cambiare il medico, modificare la fascia economica per i ticket sanitari, utilizzare il sistema PagoPA, attivare abbonamenti elettronici di Autolinee Toscane, accedere a tutti i servizi online del Comune, richiedere informazioni sull’attivazione della tessera sanitaria elettronica, prenotare il rilascio dello SPID in Comune.

“Dopo l’attivazione della Facilitazione digitale – spiegano gli assessori all’Innovazione digitale Damiano Felli e alle Politiche sociali Stefano Pelagatti – in collaborazione con le associazioni per alcuni servizi legati al Comune, adesso parte anche il progetto con Anci Toscana che coinvolge i giovani del Servizio civile. Oltre a offrire tutta una serie di opportunità legate all’informatizzazione nell’ambito sanitario, come il cambio del medico o la prenotazione degli esami, andiamo nelle zone dove i cittadini possono avere più difficoltà ad accedere ai servizi e ad assistere una fascia della popolazione più anziana, che può avere più necessità di prestazioni sanitarie, ma anche maggiori difficoltà nell'utilizzo di strumenti informatici”.

 

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