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Campioni mugellani crescono. Giacomo Donadio si racconta a OK!Mugello

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Campioni mugellani crescono. Giacomo Donadio si racconta a OK!Mugello Campioni mugellani crescono. Giacomo Donadio si racconta a OK!Mugello © n.c.
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E' nato nel 2002, ha sempre abitato a Scarperia e studia al Liceo Scientifico Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo. Ma studia anche, allo stesso tempo, per diventare un campione di motociclismo. E intanto corre con la scuderia Gradara Corse nel Campionato Italiano Velocità (CIV) categoria SSp 300. Ecco l'intervista che abbiamo realizzato a Borgo con il giovane Giacomo Donadio: Quando hai iniziato e come a correre in moto? "Ho iniziato nel 2008, all'età di 6 anni". Come è andata? "Era settembre, e facevano provare le minimoto nella piazza di Scarperia, davanti alle scuole. Provai anche io e mi piacque. Allora mio padre, anche lui con la passione per le moto, mi portò la prima volta a Sesto Pista, a Sesto Fiorentino, per provare in una pista che, ricordo, era lunga circa 300 metri. Senza dubbio la passione mi è stata trasmessa da mio padre, che all'epoca faceva il meccanico e aveva la moto". Iniziasti a correre con una certa frequenza? "Mio padre mi portava ogni sabato. Ricordo che non avevo una vera tuta, correvo con le ginocchiere e le gomitiere, con casco e guanti. Iniziai a partecipare alle prime gare nel 2009 e poi l'anno dopo partecipai al primo campionato". Come erano queste gare? "Era tutto autogestito, mio padre faceva anche il meccanico". Cosa significa gareggiare in moto per un bambino delle elementari? "Ricordo che a scuola quando disegnavamo facevo sempre delle piste, poi mostravo la mia moto alle maestre". A quale velocità arrivavi in gara con le prime minimoto? "Le nostre arrivavano circa a 60 chilometri orari, quelle più potenti (usate dai più grandi) anche a 90". E poi? "Poi nel 2012 ho partecipato al Campionato Italiano minimoto, lo stesso in cui correvano Marco Bezzecchi e Riccardo Rossi, che ora gareggiano nel mondiale Moto 3" Come fu quel primo campionato? "Giravamo per tutta Italia. Partivamo con il camper o con la macchina il sabato mattina". E poi? "Poi sono dovuto rimanere fermo per una stagione a causa di un problema al ginocchio. Anni nei quali potevo solo fare fisioterapia". Il ritorno alla pista? "Nel 2018, quando ho partecipato al campionato monomarca Yamaha r 125. Un bel progetto per i giovani sulle piste italiane. Nel quale ho vinto l'ultima gara a Vallelunga". Una vittoria che ti è servita per farti conoscere? "Sì. Ho ricevuto subito offerte per il 2019, in particolare sono stato contattato dal team Gradara Corse, che può vantare personale e meccanici di grande esperienza. Abbiamo fatto tre test prestagionali e siamo pronti per la gara di Misano, che si terrà il 30 e 31 marzo e dove correrò nella SSP 300". Come riesci a conciliare studio (al liceo scientifico Giotto Ulivi di Borgo San Lorenzo, 'ordinario', quello con il latino, per intendersi ndr) e corse? "Per lo studio cerco di avvantaggiarmi prima, ma è comunque difficile mentalmente. Ho un preparatore atletico a Cattolica e faccio palestra quattro volte alla settimana allo Sporting Club Borgonuovo. Poi il sabato e la domenica mi alleno in pista o con il cross". I compagni che dicono? "Fanno molte domande, sono attratti e incuriositi, ma mi seguono molto. L'altra settimana ad esempio ho fatto dei test al Mugello e sono venuti in 30 a vedermi" In questi giorni Giacomo è a Misano dove ha fatto le prove libere, oggi (venerdì 29 marzo) farà le cronometrate, sabato correrà per gara 1 e domenica pomeriggio per gara 2. I migliori auguri per la carriera da parte di OK!Mugello

 

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