La chiesa di Firenzuola, opera degli architetti Edoardo Detti e Carlo Scarpa, due protagonisti della storia dell’architettura del Novecento, è stata dichiarata bene culturale nel 2019, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La decisione ministeriale è scaturita dalla proposta avanzata dalla Soprintendenza di Firenze, diretta da Andrea Pessina, a seguito dell’istruttoria condotta dall’architetta Paola Ricco e dalla dottoressa Jennifer Celani. In occasione dell’79° anniversario della distruzione del paese, l’Associazione CITTADINI PER LA DIFESA DEL SANTERNO, promuove una visita guidata alla chiesa di San Giovanni Battista a Firenzuola, il 10 settembre 2023 alle ore 17.00, sarà presente l’architetta Paola Ricco (Soprintendenza) e l’architetto Roberto Masini (del gruppo di progettazione del restauro del campanile).
La chiesa, distrutta come il resto del paese nel bombardamento del 12 settembre 1944, si innesta in un tessuto urbanistico che, nella ricostruzione, ha ripreso l’originario e caratteristico assetto a maglia ortogonale, contraddistinto dalla piazza centrale e dai portici.
L’edificio, non particolarmente amato dalla popolazione, riveste un ruolo centrale nella vita sociale della comunità, ruolo sottolineato dalla sua collocazione spaziale affacciata sulla piazza principale (la stessa della chiesa distrutta dalle bombe alleate) e utilizza un “linguaggio” architettonico del tutto nuovo, lontano dalla tradizione. Esso stesso si fa Memoria, è l’unico elemento ricostruito di rilievo pubblico riconoscibile al primo sguardo per la sua modernità. Questa sua caratteristica corrisponde ad un’intenzione precisa: non dimenticare la storia drammatica di Firenzuola e le conseguenze del passaggio del fronte.
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Quando le truppe alleate entrarono a Firenzuola, il 19 settembre 1944, si trovarono di fronte a un quadro di distruzione paragonabile a quello di Cassino: la Linea Gotica come la Linea Gustav. Dopo il bombardamento ben poco era scampato alla distruzione.
Tito Casini nel suo libro Medicina (1947) cita i versi del “poeta”:
“Firenzuola, Firenzuola,
Piccioletta, alpestre e sola,
desti invidia alle città.”
L’ultimo giorno di Firenzuola
(…) L’ultimo, eh sí
Anche il “poeta” si fa coraggio e lo dice:
C’è la civetta e c’è anche il chiú,
Ma Firenzuola non c’è più …”
La visita guidata intende essere un momento di riflessione e valorizzazione della chiesa di Detti e Scarpa, tanto più utile e necessario dopo la decisione del Ministero. Una maggiore attenzione ai beni culturali di questo nostro territorio, a lungo depredato del proprio patrimonio, è il primo passo verso la loro difesa.