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CNA Pensionati: necessaria una riforma del SSN, tuttavia gli over 65 hanno maggior fiducia nei medici di famiglia

Soffici: "Solo uniti potremo evitare che la sanità pubblica possa essere accantonata a favore della sanità privata".

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Omero Soffici Omero Soffici © Ufficio stampa CNA
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Secondo l'ultima ricerca condotta da CNA Pensionati, il medico di medicina generale continua a essere il punto di riferimento principale per i pensionati della Città Metropolitana di Firenze. Nonostante una diffusa percezione di peggioramento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), su aspetti fondamentali come i tempi di attesa, l'accessibilità, il rispetto della persona e la chiarezza delle informazioni, gli over 65 continuano a riporre fiducia nel proprio medico di base.

Il rapporto intitolato “Percezione e priorità del SSN” evidenzia che il 74,5% degli intervistati si affida al proprio medico di famiglia per affrontare problemi di salute e il 58% desidera mantenere un rapporto diretto e personale con esso. Tuttavia, l'indagine sottolinea criticità come i tempi di attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici, peggiorati dal 2021 per il 40% degli intervistati. Per far fronte a queste difficoltà, il 10% degli anziani sceglie di rivolgersi al settore privato, mentre l'1,5% rinuncia alle cure necessarie.

Parallelamente, si registra un miglioramento nella qualità del rapporto tra pensionati e personale infermieristico e amministrativo delle strutture sanitarie e ospedaliere, soprattutto dalla fine della pandemia. Questo miglioramento evidenzia l'importanza del supporto umano nel contesto sanitario.

Nonostante l'evoluzione della sanità, quasi la metà degli anziani non è a conoscenza delle innovazioni tecnologiche come la telemedicina, la teleassistenza e le case di comunità. Inoltre, il 30% degli intervistati esprime diffidenza verso l'uso dell'intelligenza artificiale nel rapporto tra medico e paziente.

Omero Soffici, presidente dei pensionati di CNA Firenze, commenta: “La necessità di riformare il SSN è un tema molto sentito nella nostra associazione, soprattutto in un contesto in cui le risorse a disposizione sono limitate e la popolazione anziana continua ad aumentare. Per quanto riguarda la sanità, così come per tutti i problemi reali, è cruciale percorrere la strada dell’unità. Solo uniti potremo evitare che la sanità pubblica possa essere accantonata a favore della sanità privata”.

Secondo i dati Istat, al 1° gennaio 2024, gli over 65 nella Metrocittà di Firenze sono 257.857, rappresentando il 26% della popolazione totale. L'Inps informa che nel 2023 i pensionati nella stessa area sono 263.043 (141.238 donne e 121.805 uomini), esclusi i beneficiari di pensioni di invalidità civile e/o indennità di accompagnamento.

Questa indagine mette in luce la necessità di riformare il SSN per migliorare la qualità della vita degli anziani, garantendo al contempo l'accessibilità e l'efficienza dei servizi sanitari. È chiaro che la fiducia riposta nel medico di famiglia è ancora forte, ma la strada per un SSN rinnovato e inclusivo richiede un impegno condiviso e un approccio unitario.

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